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ELEZIONI REGIONALI

Centrodestra a caccia della quadra

Solo la Lega ha ormai serrato i ranghi. Fdi: in quattro per due posti; l’Udc ne ha otto in fila

Centrodestra a caccia della quadra

Mancano solo 11 giorni al deposito delle liste dei candidati al consiglio regionale e nel centrodestra sembra ci sia ancora nebbia fitta. Nessuno dei partiti della coalizione a sostegno della candidatura di Alberto Stefani a presidente del Veneto ha infatti chiuso i propri giochi. Peggio: sembra che tutto sia ancora in alto mare, specialmente se si confronta la situazione con lo schieramento opposto, dove le liste sono quasi tutte complete e i candidati si stanno presentando pubblicamente. Per il centrodestra, invece, niente di tutto questo si sta verificando ed il panorama dei candidati consiglieri è a dir poco incompleto.

Per le cinque liste in corsa per Stefani, da Fratelli d’Italia a Noi moderati passando per la lega, Forza Italia e Udc, tanti sono ancora i punti di domanda ed è praticamente certo che, come fa sapere il coordinatore veneto di FdI e senatore Luca De Carlo, solo allo scadere del deposito delle liste, a mezzogiorno di sabato 25 ottobre, ci saranno delle certezze.

Fino ad allora, si va avanti a suon di ipotesi con poche novità, tra l’altro, rispetto ai giorni scorsi, a cominciare proprio da Fratelli d’Italia, il principale partito della coalizione. Per il momento la situazione della lista vede solo due candidati certi: l’assessore regionale Valeria Mantovan e il consigliere provinciale e comunale Fabio Benetti. In pole position per un posto in lista c’è anche l’avvocato rodigino Elena Gagliardo. Per gli altri due posti, il partito provinciale, guidato dal commissario e senatore Bartolomeo Amidei, ha a disposizione una serie di sottoscrizioni di disponibilità ad entrare in lista. E i “disponibili” a contendersi i due posti sono il doppio. Tra questi i due sindaci di Villadose e Lusia, rispettivamente Pier Paolo Barison e Luca Prando, il coordinatore rodigino Matteo Zangirolami e il presidente del consiglio comunale Mattia Moretto.

Anche Forza Italia sembra ancora in alto mare e, a parte il capolista che sarà lo stesso in tutte le province, ovvero il coordinatore regionale Flavio Tosi, e la candidatura del sindaco di badia Giovanni Rossi, quelle che fino a ieri erano delle certezze, adesso sembrano vacillare. Il riferimento è alle candidature di Lucia Merlin e Luca Irianni. Per l’Udc invece sono in corso le selezioni per la corsa verso palazzo Ferro Fini al fianco del decano del partito Renato Borgato. Uno dei nomi in prima fila è quello di Cristina Veronesi, esponente dello scudo crociato di Rosolina ma per gli altri posti c’è comunque una rosa di otto candidati tra i quali scegliere.

In casa Lega, invece, le acque continuano ad essere agitate, dopo che la candidatura dell’assessore rodigino Lorenzo Rizzato ha rischiato di finire in dubbio. In qualsiasi caso, la composizione della lista è stata definita: il governatore uscente Luca Zaia capolista e, con lui, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il consigliere regionale Laura Cestari, appunto Rizzato, e il consigliere comunale e segretaria particolare del ministro Carlo Nordio, Valentina Noce.

Infine Noi moderati. Insieme al capolista, uguale per tutte le province, Andreas Ronco, noto per essere il creatore del fenomeno web “Il veneto imbruttito”, ci dovrebbero essere il consigliere comunale di Porto Viro Armida Panizzo, il sindaco di Crespino Angelo Malaspina e l’ex assessore Gianni Saccardin. A questo punto, resterebbe da assegnare un unico posto.

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