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CRONACA

Chat control: Ue tra lotta alla pedofilia e rischi per la privacy

Slitta ancora il voto sul regolamento Csar

Chat control: Ue tra lotta alla pedofilia e rischi per la privacy

L’Unione europea valuta un nuovo regolamento chiamato Csar (Child Sexual Abuse Regulation), noto anche come “Chat control”, che introdurrebbe un controllo preventivo di tutte le chat sulle app di messaggistica per contrastare la pedofilia online.

Come funzionerebbe – Tutti i messaggi su piattaforme come WhatsApp, Telegram e Signal dovrebbero essere analizzati da un algoritmo e da un sistema di firma digitale prima di arrivare al destinatario. Messaggi sospetti verrebbero segnalati automaticamente alla polizia, mantenendo anonimi i contenuti fino a verifiche legali.

I rischi – Il sistema potrebbe indebolire la crittografia end-to-end, aprendo potenziali backdoor e aumentando il rischio di violazioni della privacy. Alcune associazioni avvertono che strumenti simili potrebbero essere usati anche per la sorveglianza di massa in futuro.

Posizioni dei governi – Il voto sul regolamento, previsto per il 14 ottobre, è stato rinviato: la Germania, voto chiave, si è opposta, mentre 12 Paesi sono favorevoli e 9 contrari. L’Italia figura tra i sei governi ancora indecisi.

Prossimi passi – La presidenza danese dell’Ue spinge per un compromesso entro fine anno, ma i sei Stati indecisi – tra cui Italia, Belgio e Grecia – potrebbero influenzare l’esito. Il tema rimane aperto anche per il 2026, con Cipro che assumerà la presidenza di turno del Consiglio Ue.

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