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Direttamente dal carcere

Storie di donne e voci

Direttamente dal carcere

Interessante e coinvolgente per il pubblico presente il secondo incontro di “Biblio-informa Libri”. Protagonista è stata Rossella Magosso che ha presentato il suo lavoro “Storie di Donne. Voci dal carcere”, frutto di 23 anni di esperienza come volontaria nella casa circondariale di Rovigo.

Vincendo le perplessità della famiglia, dal 2002 Rossella, grazie al Centro Francescano di ascolto del capoluogo polesano, è riuscita a realizzare il suo desiderio di entrare in carcere a dare un “supporto” disinteressato e non giudicante a chi vive periodi, più o meno lunghi, privo della libertà. Ha prestato servizio di assistenza volontaria nella sezione femminile finché è rimasta attiva e attualmente opera in quella maschile, offrendo possibilità di colloqui individuali o di gruppo, attività culturali e ricreative e collaborando alla realizzazione del periodico “Prospettiva Esse” scritto dai reclusi.

Il ruolo dei volontari in carcere è molto importante perché negli istituti di penitenziari sono insufficienti le figure istituzionali specializzate come assistenti sociali, educatrici, psicologhe che potrebbero aiutare i reclusi a rendere il periodo detentivo davvero riabilitante. Il libro nasce dall’esperienza con le detenute e dall’esigenza di dare voce a donne che voce non hanno, ragazze più o meno giovani che per motivi diversi si sono trovate ad affrontare la vita in carcere. Con umiltà, rispetto ed empatia Rossella è riuscita a stabilire rapporti anche profondi e duraturi con le detenute, bisognose spesso di un contatto umano.

“Ho fatto loro da mamma, sorella, amica”, ha raccontato. Ragazze e donne che, consce di aver sbagliato, cercano una via di riscatto e sentono l’esigenza di dimostrare il loro vero valore come persone, nonostante il tasso di ricaduta sia elevato. Come Maria (nome di fantasia ndr) che, dopo un matrimonio sbagliato e un periodo di tossicodipendenza, con i reati connessi, entra in comunità, rimane incinta e, pur abbandonata dal nuovo compagno, decide per amore del suo bambino di riabilitarsi, di liberarsi di tutte le pendenze giudiziarie e di iniziare una nuova “vita da libera”. Rossella racconta di rapporti che rimangono nel tempo come con Anna (nome di fantasia ndr) vittima della tratta delle schiave.

Arrivata dalla Nigeria ancora adolescente convinta, grazie ai soldi pagati dalla famiglia, di aver garantito un lavoro dignitoso si ritrova, privata del passaporto, buttata sulla strada alla mercè di uomini violenti e senza scrupoli. Scontata la sua pena è riuscita ad integrarsi nella società e a costruirsi una famiglia. La testimonianza di Magosso colpisce e fa scaturire domande e curiosità su di un mondo sconosciuto ai più e spesso circondato da pregiudizi. Ma allo stesso tempo lancia un messaggio di speranza e di riscatto ed invita a riflettere sull’importanza della prevenzione in una società sempre più violenta. Il prossimo incontro è previsto per venerdì 24 ottobre con il dottor Marco Bottoni che presenterà “Diario”, la sua ultima fatica letteraria classificatasi terza al concorso Narrapoetando.

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