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Ecoambiente: “Basta giochi sulle partecipate”

L'appello delle opposizioni

Ecoambiente: “Basta giochi sulle partecipate”

Le prime reazioni alla dura lettera del presidente di Ecoambiente Pier Paolo Frigato arrivando dai banchi delle opposizioni a Rovigo.

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I consiglieri Pd Diego Crivellari e Palmiro Franco Tosini notano: “Sorprendono e non poco le pesanti e articolate esternazioni rivolte contro il cda e la appena nominata direzione dell’azienda: neppure l’imminente campagna elettorale sembra riuscire, si direbbe, a portare la pace nel centrodestra. Ma cosa sta davvero accadendo? In ogni caso, non si può fare finta di niente e quello che più ci interessa chiaramente sono le potenziali ricadute per la stabilità dell’azienda e, naturalmente, gli effetti che queste turbolenze possono avere oggi e pure in prospettiva sul servizio reso dall’azienda dei rifiuti e sui cittadini di Rovigo. Ci chiediamo inoltre quale ruolo in tutto questo voglia esercitare il comune capoluogo, socio di primo piano e quindi direttamente coinvolto in queste dinamiche. Non vorremmo davvero che la dialettica politica interna alle forze del centrodestra finisse per investire il funzionamento delle nostre aziende pubbliche con il rischio concreto di farle deragliare”.

Il consigliere della Civica e presidente del Gruppo Bachelet Andrea Borgato rimarca: “Basta paralisi e giochi di parte, servono responsabilità e certezze per cittadini e lavoratori e per questo non posso non esprimere profonda preoccupazione per quanto sta accadendo in Ecoambiente. Le divisioni e i contrasti interni al cda potrebbero bloccare decisioni fondamentali per la governance dell’azienda, con effetti che vanno ben oltre il piano politico. Il rischio concreto, già malamente patito dai ritardi imposti dalla giunta comunale del capoluogo, è che alcune progettualità strategiche, indispensabili per l’efficienza del servizio, la sostenibilità ambientale e la modernizzazione degli impianti, finiscano impantanate. Ma non solo: questo clima di incertezza pesa anche sul personale della società partecipata, che ogni giorno opera con impegno e professionalità e ha bisogno di serenità, chiarezza e indirizzi stabili per poter lavorare bene e programmare il futuro. Una società pubblica non può essere ostaggio di logiche di parte o di equilibri interni alle maggioranze politiche. Le partecipate devono rispondere ai cittadini e ai territori, non ai partiti”.

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