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CRONACA

Insulti a Liliana Segre, condannata la scrittrice Cecilia Parodi

Un anno e sei mesi per propaganda d’odio e diffamazione aggravata

Insulti a Liliana Segre, condannata la scrittrice Cecilia Parodi

La scrittrice e attivista Cecilia Parodi è stata condannata a un anno e sei mesi per propaganda di idee fondate sull’odio razziale e per diffamazione aggravata nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. La sentenza è stata emessa dal gup Luca Milani, al termine del processo con rito abbreviato, dopo le indagini condotte dal pm Leonardo Lesti.

Il caso – Al centro del procedimento un video pubblicato su Instagram, in cui Parodi aveva pronunciato frasi antisemite e dichiarato di “odiare tutti gli ebrei”, prendendo di mira anche la senatrice Segre.

La condanna – Il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena, subordinata alla pubblicazione della sentenza per 20 giorni sul sito del Ministero della Giustizia, a spese dell’imputata.
Previsti inoltre risarcimenti:
10mila euro a favore di Liliana Segre
5mila euro all’International Association of Jewish Lawyers and Jurists
500 euro al suo presidente
5mila euro all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

L’accusa – Inizialmente Parodi era indagata per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, poi riqualificata in propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio etnico. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 40 giorni.

Le reazioni – Il caso era emerso nel 2024, suscitando forte indignazione politica. Esponenti di Fratelli d’Italia avevano chiesto chiarimenti, mentre la stessa Parodi aveva partecipato a iniziative pubbliche anche con ambienti vicini al Pd. Oggi, in aula, la scrittrice si è detta dispiaciuta per quanto accaduto.

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