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"Biometano in arrivo": scoppia il caso

L'argomento al centro del consiglio comunale

Biometano, il comitato si riunisce

Un impianto a biometano (foto di repertorio)

Si è parlato di biometano, nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale di Lendinara, a partire dalla mozione presentata dal consigliere di minoranza Moreno Ferrari. Della richiesta di un impianto a biometano che potrebbe sorgere sul territorio lendinarese a Campomarzo aveva parlato qualche giorno prima il Sindaco, precisando che era ancora in valutazione da parte della regione Veneto e dei Vigili del Fuoco. "Dobbiamo aspettare il passaggio in Regione per poi presentare le osservazioni per imporre la massima tutela del nostro territorio nella Conferenza dei servizi. Quando ci sarà questo passaggio, convocheremo la Seconda Commissione, che ha lo stesso presidente del Tavolo Ambientale, e poi parleremo anche con Badia Polesine, città vicina che sarebbe interessata dall’impianto".

Ferrari, sempre molto attento alle tematiche ambientali, ha proposto al Consiglio Comunale di invitare la proprietà del terreno su cui sorgerebbe l’impianto e i tecnici che hanno steso il progetto per presentarlo alla cittadinanza, ma la maggioranza ha invece votato per attendere e discuterne nel Tavolo ambientale che dovrebbe essere convocato. La discussione è quindi rimandata al prossimo 20 ottobre al Tavolo convocato dal presidente Davide Bernardinello, che da qualche anno ormai non aveva più registrato riunioni.
"L’impianto per la produzione di biometano - ha precisato il consigliere Ferrari - è previsto nella frazione di Campomarzo, in via Vegri, e dovrebbe insistere su un’area di 60mila metri quadri. L’impatto interesserà quindi sia Lendinara sia il territorio badiese, soprattutto l’area di Villafora. La zona ha stradine così strette in cui due auto fanno fatica a passare quando si incrociano". A preoccupare sarebbe inoltre l'aria già troppo inquinata del territorio polesano.
"La proprietà - ha però precisato il sindaco Francesca Zeggio, che ha detto di aver incontrato il proponente, proprietario del terreno - si è resa disponibile a venire a parlare con l'amministrazione comunale, ma dopo aver fatto quelli che sono gli atti con la Regione Veneto. Stiamo facendo i passi giusti: abbiamo informato il Comune di Badia che non sapeva di questo intervento, c’è la convocazione del Tavolo ambientale a cui parteciperanno tutti gli attori convenuti, quindi i sindaci dei comuni limitrofi, le associazioni del mondo agricolo, il Consorzio di Bonifica, la Regione e le associazioni come Lasciateci respirare e Lipu".
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