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Caserma dismessa: "Il degrado ci invade"

“I nostri giardini presi d'assalto da ratti, insetti ed erbacce. Dobbiamo pagare per la disinfestazione”

Caserma dismessa: "Il degrado ci invade"

Degrado, erbacce e ratti, proteste in chi abita nei condomini a lato della ex caserma Silvestri. La grande area dimessa da tempo tra via Fua Fusinato e via Gattinara da tempo è in attesa di una riqualificazione, il progetto impostato negli anni scorsi per un recupero è fermo al palo.

E nel frattempo erbacce, insetti e topi la fanno da padroni nell’area esterna a contatto con le palazzine della zona. L’amministratore del condominio Antares di via Fuà Fusinato, che confina proprio con la “caserma Silvestri” dichiara di aver “scritto a tutti gli enti preposti senza mai avere ricevuto nessuna risposta in merito. La caserma stessa è invasa dall’erba che la sta deteriorando, e che purtroppo prosegue il suo cammino verso i fabbricati confinanti tra cui il nostro. Oltre all’erba ed agli alberi che ci stanno invadendo siamo invasi da topi, zanzare ed ogni altro animale in una situazione di abbandono totale”. E ancora: “Facciamo continuamente disinfestazioni e derattizzazioni con ditte del settore. Ai condomini risulta impossibile scendere e godersi il parco privato che hanno, i bambini vengono tenuti in casa perché assaliti dalle zanzare, oppure perché si vedono attraversare il passaggio da grandi topi. Si tratta di una questione di ‘salute pubblica’. Cosa succederebbe se smettessimo di pagare di tasca nostra le ditte per la disinfestazione? Non possiamo continuare in questa maniera, c’è bisogno che si intervenga in maniera efficace”.

Stefano, uno degli abitanti del complesso residenziale, racconta la situazione: “Abbiamo segnalato al Comune già a novembre dello scorso anno il disagio che viviamo a causa della mancata manutenzione degli alberi all’interno della caserma. Ogni anno spendiamo circa 2.400 euro per la disinfestazione dalle zanzare, ma il risultato è vanificato dalla ‘foresta’ che cresce a dieci metri dal nostro giardino. Inoltre, c’è un grave problema di topi: l’ambiente circostante favorisce la loro proliferazione, e anche questo ci costringe a ulteriori spese”.

Vengono ricordarti anche episodi di pericolo e danni diretti: “L’anno scorso è caduto un albero e siamo stati costretti a intervenire a nostre spese per rimuoverlo, perché era finito nella nostra proprietà. Due volte l’anno dobbiamo anche tagliare i rovi che crescono dall’altra parte della recinzione e la oltrepassano. Non possiamo intervenire direttamente, trattandosi di un’area demaniale, perciò ci siamo rivolti all’ufficio ambiente del Comune”. Un primo intervento era stato effettuato diversi anni fa: “Nel 2019 avevamo ricevuto risposta e avevano effettuato una pulizia. Da allora la situazione è peggiorata. A novembre scorso c’erano nidi di vespe sotto i davanzali e abbiamo dovuto pagare per eliminarli”.

La richiesta dei residenti è chiara: “Chiediamo una manutenzione regolare. Le piante e i rovi crescono in modo incontrollato, arrivano ad appoggiarsi ai fabbricati prospicienti alla recinzione. Chiediamo che l’amministrazione comunale intervenga su chi di competenza: non solo per il decoro, ma anche perché per noi questo comporta un disagio e un costo economico continuo”.

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