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Pannocchie, folklore e tradizione

Tantissima gente e una parata di istituzioni per la kermesse organizzata dalla Pro loco

Pannocchie, folklore e tradizione

Grande successo per la ventesima edizione della “Festa d’la panocia”, organizzata dalla Pro loco di Fiesso Umbertiano, guidata dal presidente Lucio Frizziero, con il sostegno del Comune di Fiesso Umbertiano.

L’evento, ormai divenuto una delle manifestazioni più rappresentative del territorio polesano, ha richiamato numerosi cittadini e visitatori per celebrare le tradizioni contadine legate al mais, alla cultura rurale e ai sapori autentici della nostra terra. Alla giornata hanno preso parte anche numerose autorità istituzionali, come il senatore Bartolomeo Amidei, l’assessore regionale Valeria Mantovan e il consigliere provinciale Fabio Benetti.

Durante la manifestazione si sono svolti il settimo concorso ed esposizione di trattori d’epoca e il concorso “Chicco d’oro”, dedicato al mais e alle eccellenze agricole locali. Premiati i trattori più antichi e originali, in un’atmosfera di entusiasmo e partecipazione. La giornata è proseguita con un pranzo conviviale che ha riunito cittadini, famiglie e autorità, arricchito da allegria e un profondo senso di appartenenza alla comunità.

“La ‘Festa d’la panocia’ - ha dichiarato l’assessore Mantovan - rappresenta al meglio lo spirito delle nostre comunità: la capacità di valorizzare le tradizioni, di custodire i saperi della terra e di trasformarli in momenti di incontro e condivisione. Ringrazio la Pro loco di Fiesso Umbertiano e tutti i volontari per l’impegno e la passione che ogni anno rendono possibile questa manifestazione, che unisce generazioni diverse attorno ai valori dell’identità locale e della convivialità”.

Dal canto suo, il consigliere provinciale Fabio Benetti ha evidenziato: “Manifestazioni come questa rafforzano il legame tra le persone e i territori, mantenendo vive le nostre radici. Un plauso alla Pro loco e a tutti coloro che contribuiscono, con impegno e spirito di comunità, a custodire e tramandare la nostra cultura locale”.

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