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Una grande festa per i 100 di Bruna

A 10 anni lasciò la scuola per accudire la nonna. “Il futuro è più grande di ogni paura”

Una grande festa per i 100 di Bruna

Crespino festeggia Bruna Dall’Ara che, lunedì, ha spento ben 100 candeline.

Alla casa di riposo San Gaetano un’allegra compagnia di figli, nipoti, volontari, di consiglieri comunali e di operatori si è stretta attorno a Bruna che ha raccontato la sua storia fatta di sacrificio e amore: “Sono nata a Selva in una famiglia numerosa, senza luce e comodità ma dignitosa; poi all’età di 10 anni smisi di andare a scuola per accudire mia nonna cieca che però è stata la mia saggia guida”.

Bruna ricorda i momenti difficili della guerra essendo nata nel 1925 ma anche le conquiste ottenute dalle donne: “Ricordo quanto mi emozionai quando mio padre mi permise di indossare i pantaloni che per me erano il simbolo della parità di genere”.

Oggi Bruna sorride al pensiero di non aver avuto da ragazza la televisione mentre ora può fare una videochiamata ai nipoti: “Ora vedo il mondo nel palmo della mano”.

I ricordi di Bruna continuano come un fiume in piena: “Nel 1948 sposai Guido e insieme abbiamo vissuto 58 anni di matrimonio. Ho amato una volta sola ma per sempre e lo risposerei ancora, siamo stati felici, ci siamo rispettati e abbiamo avuto tre figli: Maurizio, Sauro e Laura. Oggi il mio amore sono i miei nipoti e guardandoli penso che il futuro sia più grande di ogni paura”.

Bruna oggi augura alle nuove generazioni di amare sempre i genitori e sostenere i fratelli perché la famiglia è il bene e il rifugio più prezioso. “Creare una famiglia significa amare senza pretendere nulla in cambio” con queste parole Bruna ha ringraziato tutti gli amici che hanno partecipato alla sua festa e dandogli appuntamento al prossimo anno per una candelina in più.

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