VOCE
ATTUALITA'
16.10.2025 - 20:50
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 tornerà l’ora solare: le lancette dovranno essere spostate indietro di sessanta minuti alle tre del mattino. Il cambio permetterà di dormire un’ora in più, ma le giornate appariranno più brevi e con meno ore di luce. Quest’anno il passaggio avviene ventiquattro ore prima rispetto al 2024 semplicemente perché l’ultima domenica di ottobre cade il 26. Con l’arrivo dell’ora solare, dunque, il sole sorgerà e tramonterà prima, riducendo il tempo a disposizione per le attività diurne.
Per tornare all’ora legale bisognerà attendere la primavera del 2026, precisamente la notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo. L’adozione dell’ora legale ha come obiettivo principale il risparmio energetico: grazie alle giornate più lunghe, infatti, si consuma meno elettricità. Secondo i dati diffusi da Terna, nei sette mesi in cui è rimasta in vigore, l’Italia ha risparmiato circa cento milioni di euro e oltre trecentotrenta milioni di kilowattora, evitando l’emissione di circa centosessantamila tonnellate di anidride carbonica.
Il ritorno all’ora solare comporta tuttavia qualche conseguenza sull’organismo. Il corpo deve riabituarsi ai nuovi ritmi, e nei primi giorni è frequente avvertire maggiore stanchezza, insonnia o difficoltà di concentrazione. Questi disturbi, temporanei, derivano dallo sfasamento del ritmo sonno-veglia causato dal cambiamento dell’orario.
Sul fronte europeo, la questione dell’abolizione dei cambi semestrali rimane aperta. Nel 2019 il Parlamento dell’Unione Europea aveva approvato la fine dell’alternanza tra ora solare e legale, lasciando ai singoli Stati la libertà di scegliere quale mantenere stabilmente. La pandemia ha però interrotto il percorso legislativo e, da allora, non è stata raggiunta un’intesa comune. I Paesi del Nord preferirebbero conservare l’ora solare tutto l’anno, mentre quelli del Sud propendono per l’ora legale. In Italia il sistema del cambio d’orario fu introdotto per la prima volta nel 1916, sospeso in diversi periodi storici e poi reintrodotto definitivamente nel 1966.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE