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Caduta capelli: perché succede?

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Il cambio di stagione non porta solo a un rinnovamento del guardaroba, ma anche a un cambiamento nella salute dei capelli. In autunno, infatti, è normale notare un aumento della caduta. Si tratta di un processo fisiologico che si manifesta in modo ciclico sia negli uomini che nelle donne. Non è un fenomeno preoccupante, ma può essere gestito sostenendo l’organismo con le giuste abitudini per limitare la perdita e favorire una crescita più forte.

La caduta autunnale dei capelli è legata al naturale rinnovamento della chioma che avviene tra settembre e novembre. Anche se la causa principale è stagionale, diversi fattori possono accentuare il fenomeno: le variazioni di luce che influenzano la produzione di melanina e melatonina, lo stress dovuto al ritorno alla routine dopo le vacanze, gli squilibri ormonali o genetici e il normale ciclo vitale del capello, che in questo periodo porta al distacco di quelli giunti alla fine della fase di crescita.

In condizioni normali si perdono dai cinquanta ai cento capelli al giorno, ma durante i cambi di stagione la quantità può aumentare temporaneamente per quattro o sei settimane. Finché la perdita è uniforme e diffusa, non c’è motivo di allarme. Se invece la caduta si concentra in aree specifiche o a chiazze, è opportuno rivolgersi a un dermatologo per approfondire le cause.

I capelli, proprio come ogni altra parte del corpo, hanno bisogno di nutrimento. Una dieta povera o sbilanciata può renderli opachi, fragili e deboli. Anche un’alimentazione ricca di grassi, zuccheri o cibi industriali può contribuire al loro indebolimento. È quindi fondamentale curare ciò che si porta in tavola per favorire la salute del cuoio capelluto e prevenire la perdita. Non basta, infatti, prendersi cura dei capelli dall’esterno con prodotti cosmetici: la loro forza dipende soprattutto da ciò che mangiamo.

Un’alimentazione equilibrata è la base per mantenere capelli sani. I cereali integrali e il riso forniscono biotina e vitamine essenziali alla produzione di cheratina, le proteine contenute nei legumi aiutano a rinforza

Il cambio di stagione non porta solo a un rinnovamento del guardaroba, ma anche a un cambiamento nella salute dei capelli. In autunno, infatti, è normale notare un aumento della caduta. Si tratta di un processo fisiologico che si manifesta in modo ciclico sia negli uomini che nelle donne. Non è un fenomeno preoccupante, ma può essere gestito sostenendo l’organismo con le giuste abitudini per limitare la perdita e favorire una crescita più forte.

La caduta autunnale dei capelli è legata al naturale rinnovamento della chioma che avviene tra settembre e novembre. Anche se la causa principale è stagionale, diversi fattori possono accentuare il fenomeno: le variazioni di luce che influenzano la produzione di melanina e melatonina, lo stress dovuto al ritorno alla routine dopo le vacanze, gli squilibri ormonali o genetici e il normale ciclo vitale del capello, che in questo periodo porta al distacco di quelli giunti alla fine della fase di crescita.

In condizioni normali si perdono dai cinquanta ai cento capelli al giorno, ma durante i cambi di stagione la quantità può aumentare temporaneamente per quattro o sei settimane. Finché la perdita è uniforme e diffusa, non c’è motivo di allarme. Se invece la caduta si concentra in aree specifiche o a chiazze, è opportuno rivolgersi a un dermatologo per approfondire le cause.

I capelli, proprio come ogni altra parte del corpo, hanno bisogno di nutrimento. Una dieta povera o sbilanciata può renderli opachi, fragili e deboli. Anche un’alimentazione ricca di grassi, zuccheri o cibi industriali può contribuire al loro indebolimento. È quindi fondamentale curare ciò che si porta in tavola per favorire la salute del cuoio capelluto e prevenire la perdita. Non basta, infatti, prendersi cura dei capelli dall’esterno con prodotti cosmetici: la loro forza dipende soprattutto da ciò che mangiamo.

Un’alimentazione equilibrata è la base per mantenere capelli sani. I cereali integrali e il riso forniscono biotina e vitamine essenziali alla produzione di cheratina, le proteine contenute nei legumi aiutano a rinforzare la fibra capillare, mentre la frutta secca, ricca di zinco e selenio, ne sostiene la struttura. La frutta fresca, in particolare agrumi e kiwi, apporta vitamina C, utile per contrastare l’invecchiamento dei bulbi. Il salmone è una fonte preziosa di Omega 3 e vitamine del gruppo B, che favoriscono la ricrescita e mantengono la cute idratata, mentre le uova, consumate con moderazione, forniscono ferro e altre vitamine indispensabili al benessere dei capelli.

Tuttavia, anche un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano possono non bastare in periodi di forte stress, in presenza di carenze nutrizionali o con l’avanzare dell’età. In questi casi gli integratori alimentari possono offrire un valido aiuto. Essi contribuiscono a mantenere in salute il cuoio capelluto, compensano la mancanza di nutrienti e favoriscono l’assorbimento di antiossidanti che contrastano i radicali liberi responsabili dei danni ai capelli.

Tra i nutrienti più importanti per sostenere la crescita e la forza dei capelli vi sono le vitamine del gruppo B, in particolare la B12, che stimolano la circolazione del cuoio capelluto e favoriscono la produzione di globuli rossi; il ferro, essenziale per il trasporto di ossigeno alle cellule; la vitamina D, legata alla salute dei follicoli; la vitamina E, potente antiossidante che riduce l’infiammazione; gli acidi grassi Omega 3, che migliorano la densità dei capelli e ne riducono la caduta; e lo zinco, il cui deficit può causare diradamento. Un buon integratore deve contenere ingredienti naturali come olio di pesce ricco di Omega 3, olio di grano fonte di vitamina E, estratti vegetali con vitamine A, C e B, oltre a una giusta quantità di zinco.

È importante affrontare la caduta dei capelli con un approccio personalizzato, evitando rimedi generici che possono rivelarsi inefficaci o dannosi. Fattori come stress, squilibri ormonali, cattiva alimentazione o accumulo di radicali liberi possono influire in modo diverso da persona a persona. Per questo è utile analizzare la struttura del capello, il suo ciclo di crescita e le abitudini quotidiane prima di scegliere il trattamento più adatto. Spesso un integratore naturale specifico può aiutare a ripristinare l’equilibrio senza dover ricorrere a farmaci o interventi invasivi.

Durante i periodi di maggiore fragilità, come il cambio di stagione, è bene proteggere i capelli da ulteriori stress. È consigliabile ridurre al minimo trattamenti aggressivi come stirature, permanenti o colorazioni intense, limitare l’uso di piastre e phon ad alta temperatura, evitare acconciature troppo strette e concedersi un riposo adeguato. Anche smettere di fumare e gestire lo stress contribuiscono in modo significativo alla salute della chioma.

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