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SICUREZZA

"Proseguiamo con la zona rossa"

Il sottosegretario all'interno Molteni in questura

"Proseguiamo con la zona rossa"

“Questa è la linea che è stata intrapresa e continuerà per garantire maggiore sicurezza ai cittadini di Rovigo”: si è espresso così, parlando di zone rosse, il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ieri mattina ospite in Questura durante la cerimonia di svelamento del gruppo scultoreo dedicato ai tre agenti della polizia di Stato caduti in servizio e l’intitolazione delle sale Barbierato e Donatoni nel medesimo edifico. In termini di sicurezza, manca sempre meno infatti allo scoccare del 31 ottobre, la “fine” del provvedimento “zona rossa” varato lo scorso 29 luglio proprio alla presenza dello stesso Molteni venuto appositamente da Roma per partecipare al tavolo allestito in Prefettura. Riunione d’emergenza che, nel cercare le soluzioni più adatte, ha tracciato nei controlli degli alleati importanti per arginare l’escalation di violenza verificatasi in un’estate non troppo rosea, anzi, proprio rossa.

Con la 542esima fiera d’ottobre che da domani invaderà il centro e ormai gli ultimi sgoccioli del mese, ci si chiede se e come il provvedimento verrà prorogato o modificato: “Queste sono valutazioni che verranno fatte ovviamente a livello locale e territoriale. Sono stato qua già mesi fa per una situazione oggettivamente complicata e complessa. Penso che le soluzioni che abbiamo messo in campo a livello nazionale, a livello territoriale con le zone rosse, con i rafforzamenti degli organici, con l'intensificazione delle attività di controllo e di prevenzione da parte delle forze di polizia, con l'alleggerimento di alcuni centri d’accoglienza per migranti sul territorio, abbiano certamente dato risultati positivi. Questa è la linea importante intrapresa e ovviamente continuerà per garantire sicurezza a Rovigo”. Conferma la riuscita dell’intervento e anticipa già un primo bilancio dei tre mesi “blindati”, anche il sindaco Valeria Cittadin, durante l’intervento istituzionale nel corso della cerimonia: “Sentiamo vicino a noi, sia come Amministrazione ma anche come comunità, il sottosegretario Molteni, specie dopo le questioni incresciose e orribili che hanno investito la nostra città nell’estate scorsa. Avvenimenti che hanno portato l’onorevole a Rovigo. I cittadini hanno apprezzato di essere in zona rossa, hanno capito che con questa misura lo Stato c’è, c’è sinergia e comunicazione tra di noi”. Collaborazioni fruttuose dunque per il primo cittadino, che ha rimarcato: “La grande famiglia della Polizia, delle forze armate e delle istituzioni sanno dare vere risposte. Come Amministrazione crediamo in questo vogliamo proseguire su questa linea. I cittadini sanno che voi agenti ci siete, loro stessi ci sollecitano a vedervi ancora di più. Vogliamo continuare a coltivare questa sinergia proficua, profonda e a tutela della nostra città e della sua sicurezza”. E riflettendo sul valore dell’esempio eroico dei tre agenti operanti o originari del rodigino, il sottosegretario non ha mancato di ricordare. “Oggi celebriamo due valori, quelli della memoria e del ricordo, una comunità che non ha ricordo non ha futuro e tantomeno radici e identità. Tanti, troppi uomini e donne che hanno dedicato la propria vita per il valore supremo della libertà e sicurezza, hanno dovuto sacrificare famiglia, affetti, cari: dietro ogni divisa c’è un padre, una madre, una persona al servizio del Paese. Questo lo dico con rabbia perché quello che abbiamo visto durante le tante manifestazioni di piazza accadute nei giorni scorsi è inaccettabile. Il diritto a manifestare è sacrosanto ma il diritto alla sicurezza e all’incolumità della divisa è altrettanto sacro e fondamentale, non secondario al diritto di manifestare”.

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