VOCE
Il caso
17.10.2025 - 08:00
Una rottura, quella che si è consumata nel cda di Ecoambiente tra il presidente Pier Paolo Frigato e l’ad Alberto Patergnani, che ha colto di sorpresa il sindaco e socio di maggioranza Valeria Cittadin e, dall’altra parte, fa levare un coro di polemiche tra gli esponenti del centrosinistra all’opposizione ma anche tra qualche sindaco socio di centrodestra. E’ il caso del primo cittadino di Villadose Pier Paolo Barison che, proprio come Cittadin, commenta amaramente il nuovo “caso Ecoambiente”. Ma mentre Cittadin invita a sotterrare l’ascia di guerra e “a fare tutti un passo indietro per farne due avanti” (avendo, però, chiesto tutta la documentazione all’azienda per analizzarla) e rivolgendosi agli altri sindaci sollecita “a fare sintesi per indirizzare Ecoambiente a ritrovare la giusta rotta”, Barison è più battagliero: “Sindaci, se ci siete battete un colpo - afferma - Mi sembra il momento di farsi sentire perché come amministratori di centrodestra stiamo facendo una figuraccia”.
E’ il caso, però, di andare con ordine. Cittadin, come detto, esprime amarezza per lo scambio di accuse tra presidente e amministratore delegato ma vuole vederci chiaro, come impone il ruolo di socio di maggioranza e di presidente dell’assemblea di controllo analogo: “Mi dispiace molto che ci siano questi contrasti all’interno del cda perché temo che possano nuocere all’azienda - afferma - Tra l’altro non voglio entrare nel merito delle varie questioni se non dopo che avrò a disposizione la documentazione che ho chiesto. Sono in attesa della relazione del responsabile anticorruzione per capire se quanto viene detto è fondato o meno. Solo dopo che avrò analizzato le carte con i miei uffici potrò capire se le accuse sono reali o se ci siano state delle irregolarità. Certo non mi aspettavo un’escalation simile. Mi dispiace per me e per tutti i sindaci, perché con tutta la nostra buona volontà avevamo messo da parte i contrasti precedenti e questa nuova debacle rischia di creare della disaffezione”.
Già, i contrasti precedenti. In quel caso, lo scontro interno al centrodestra si è era acceso sul progetto della centrale a biometano ora in fase di costruzione a Sarzano che Cittadin ha fortemente contrastato prima che i sindaci trovassero la quadra: “Ho messo da parte le mie posizioni critiche - sottolinea - nel momento in cui si è giunti ad una decisione maggioritaria che ha portato ad una convergenza sulla costruzione del biodigestore. Io non ero d’accordo con l’insediamento e non lo sono tutt’ora ma, come ho sempre detto, non sono l’elemento che ostacola il percorso perché se la maggioranza ha deciso il via libera, in tutta democrazia, anch’io faccio squadra. Il nodo dell’impianto mi pareva fosse l’unico tema che avesse una dimensione tale da creare contrasti nel cda”. Per questo Cittadin invita il cda a fare un passo avanti anche adesso: “L’invito è di gestire con responsabilità Ecoambiente, una delle aziende principali del territorio, rispetto alla quale dobbiamo preoccuparci che operi per abbassare le bollette a carico dei cittadini e per offrire dei servizi di qualità”. In qualsiasi caso, il comitato di controllo analogo verrà convocato a breve: “Con il cda stiamo ragionando su quando calendarizzare l’assemblea per l’approvazione del budget 2025 ma lo stavamo già facendo, indipendentemente dalle polemiche uscite in questi giorni, visto anche che il budget 2024 non era mai stato approvato. Queste lotte ci fanno solo male e mi auguro che si possano superare”.
Il sindaco di Villadose, invece, non fa giri di parole: “Una decina di giorni fa ho ritirato dal Consiglio di bacino la risposta alla mia richiesta di recesso dalla società. Richiesta che ho formulato perché voglio tutelare me e il mio Comune. Come sindaco, io voglio usufruire dei servizi di Ecoambiente ma non voglio far parte della compagine societaria perché non voglio ripercussioni. A breve convocherò un consiglio comunale in cui chiederà all’aula di esprimersi sugli scenari futuri, soprattutto in relazione alla discarica”.
E la richiesta di un consiglio comunale per fornire i chiarimenti del caso spunta anche a Rovigo. A proporlo sono i consiglieri comunali di opposizione Diego Crivellari e Palmiro Franco Tosini: “Il quadro di accuse e di reciproche chiamate in causa - affermano - tra presidente e cda delinea una situazione di emergenza”, per questo “riteniamo doveroso e necessario – evidenziano - un chiarimento che non può che avvenire in sede pubblica e vedere nel consiglio comunale di Rovigo il luogo naturale del confronto”. Sul punto interviene anche il consigliere del Forum dei cittadini ed ex assessore all’ambiente Dina Merlo. Secondo le sue parole, Ecoambiente “non ha bisogno di lasciare spazio a irregolarità, potenziali conflitti di interessi e di contrapposizioni precostituite, perciò i sindaci, soci e proprietari dell’azienda in nome e per conto dei cittadini, devono pretendere rispetto delle regole, professionalità, trasparenza e controllo degli atti e delle scelte operate dall’azienda”. Infine, i consiglieri di Civica per Rovigo, parlando di un “quadro desolante”, sostengono che sia “l’ennesima prova di una maggioranza di centrodestra incapace di governare con serietà e visione” e, dunque, chiedono “che si torni a parlare di servizi, ambiente e futuro, non di nomine e spartizioni. Serve competenza, trasparenza e rispetto per i cittadini e per i lavoratori”.
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