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LENDINARA

Il sorriso di "Geppo" si è spento

La comunità piange la scomparsa di Giuseppe Cavaliere: “Un silenzio diverso”

Il sorriso di "Geppo" si è spento

La comunità piange la scomparsa di Giuseppe Cavaliere, detto “Geppo”: “Un silenzio diverso”

“Ciao Geppo, e grazie per aver condiviso l'arte del sorriso”. Se n'è andato Giuseppe Cavaliere, detto “Geppo”, che a Lendinara aveva acceso la magia di “Incanti notturni”, oggi diventata l'associazione “Amici del cabaret”, nota non solo in città ma nel panorama italiano. Così lo ha voluto ricordare Enrico Cibotto, direttore artistico di “Amici del cabaret”.

"C’è un silenzio diverso, in questi giorni, a Lendinara. Un silenzio che pesa come l’assenza di una risata, di quella risata piena, contagiosa e buona che apparteneva a Giuseppe Cavaliere, per tutti semplicemente Geppo; un amico, un sognatore, un generoso costruttore di entusiasmo, che se n’è andato troppo presto ma che ha lasciato dietro di sé una scia luminosa fatta di sorrisi, amicizia e ricordi che profumano di gioventù. All’inizio degli anni Novanta, Lendinara era una cittadina tranquilla, forse fin troppo. Le serate scorrevano tra abitudini e un po’ di quella malinconia tipica dei piccoli centri. Fu allora che un gruppo di amici - tra cui Geppo, Ermanno Bonagurio, Andrea Sterza, Danilo Donegà, Cristiana Zeggio, Enrico Cibotto, Loris Emergenti, Luca Medea e Gino Zatta - decise che era tempo di scuotere un po’ la polvere. Con l’ironia come arma e la leggerezza come missione, nacque ‘Incanti Notturni - Gruppo sperimentale per la risata popolare”.

L’idea era semplice e rivoluzionaria: portare in piazza il cabaret, allora poco conosciuto, per regalare alla città qualcosa di nuovo, di vitale, di sorprendente. E fu così che, grazie anche all’entusiasmo contagioso di Claudio Fozzato, gestore della “Birreria-paninoteca San Marco”, la piazza omonima diventò il cuore pulsante di un sogno collettivo.

Sul palco di “Incanti notturni” si alternarono artisti destinati a diventare grandi nomi della comicità italiana: Antonio Albanese, Gianni Fantoni, Alberto Patrucco, Norberto Midani, Aldo e Giovanni, Flavio Oreglio, Fichi d’India, Raul Cremona, Natalino Balasso, e tanti altri. Ma chi c’era sa che i veri protagonisti erano loro, i ragazzi di Lendinara. E in mezzo a tutti, c’era sempre Geppo - con la sua bonomia, il suo sorriso largo, la sua capacità di far sentire tutti parte della stessa grande avventura.

Negli anni, “Incanti notturni” è cresciuto, ha cambiato forma, ha accolto nuovi amici - Andrea Beretta, Giancarlo Chinaglia, Roberto Finco, Gianfranco Prando, Gianni Tramarin, Armido Tenan e Luca Brasioli - trovando nella Pro loco e poi nell’associazione “Amici del cabaret” la forza per continuare. Nel 2009, con il progetto “Riso fa Buon Sangue”, quell’intuizione giovanile è diventata un gesto d’amore per gli altri: la risata come veicolo per promuovere la donazione del sangue, in collaborazione con Avis.

Nel 2025, “Amici del cabaret” festeggia trentacinque anni di attività. Un traguardo importante, che profuma di passato ma guarda ancora al futuro. Eppure, quest’anno, sarà diverso. Perché mancherà lui, Geppo.

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