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CRONACA

Le sigarette costeranno di più

Giorgetti: “Poco poco, ma sì, aumentano”

Le sigarette costeranno di più

Le sigarette torneranno ad aumentare di prezzo. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa successiva all’approvazione della Legge di Bilancio 2026. “Le sigarette, poco poco ma sì, aumentano”, ha dichiarato il ministro, spiegando che gli aumenti interesseranno sia i prodotti da combustione — come sigarette e tabacchi trinciati — sia le sigarette elettroniche, anche se in misura diversa: più lieve per le e-cig, più consistente per i prodotti tradizionali.

La Manovra 2026 prevede infatti un aggiornamento triennale delle accise, che scatterà dal 1° gennaio 2026. Gli aumenti saranno progressivi: pochi centesimi nel 2026 e nel 2027, ma con un effetto cumulato che, secondo le prime stime, potrà raggiungere fino a 1,5 euro in più a pacchetto entro il 2028. L’obiettivo è garantire nuove risorse fiscali allo Stato attraverso la revisione del calendario fiscale dei tabacchi.

Il prezzo finale delle sigarette in Italia è composto in gran parte da imposte. L’accisa include una quota fissa di 29,5 euro ogni 1.000 sigarette e una quota proporzionale pari al 49,5% del prezzo di vendita al pubblico. A queste si aggiunge l’Iva al 22% e l’aggio dei rivenditori, circa il 10% del prezzo. Oltre due terzi del costo di un pacchetto, quindi, finiscono nelle casse dello Stato, mentre la parte restante è suddivisa tra produttori e tabaccai.

L’aumento graduale, spiegano dal Ministero, sarà calibrato per non penalizzare eccessivamente i consumatori e per incentivare la riduzione del consumo di tabacco, in linea con gli obiettivi di salute pubblica e sostenibilità economica previsti dal piano finanziario.

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