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CRONACA

Turetta rinuncia all’appello

"Mi pento ogni giorno, accetto l’ergastolo"

Turetta rinuncia all’appello

Con una lettera scritta di suo pugno dal carcere di Verona, Filippo Turetta ha annunciato la decisione di rinunciare al ricorso in appello, accettando così la condanna all’ergastolo ricevuta in primo grado. Nella missiva, il 23enne scrive di voler «assumersi la piena responsabilità» per il femminicidio di Giulia Cecchettin, spiegando di provare «profondi sensi di colpa» e di pentirsi «ogni giorno sinceramente dal profondo del cuore».

Nonostante la rinuncia dell’imputato, la Procura di Venezia porterà comunque avanti il procedimento di secondo grado, fissato per il 14 novembre, per chiedere il riconoscimento delle aggravanti di crudeltà e stalking escluse in primo grado.

Turetta, che non sarà presente in aula, scrive nella lettera: «Ho fatto tutte le scelte possibili affinché il mio percorso giudiziario potesse portare rapidamente alla sentenza, consapevole che nessuna pena potrà mai cancellare il dolore che ho causato a Giulia e ai suoi familiari».

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