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CRONACA

White Tiger, il predatore di Amburgo

Il 21enne con 204 capi d’accusa, uno per omicidio indiretto

White Tiger, il predatore di Amburgo

204 capi d’accusa, uno per omicidio indiretto. È il cuore dell’inchiesta che travolge Shahriar J., 21 anni, di Amburgo, conosciuto sul web come White Tiger. Secondo la procura tedesca, il giovane sarebbe uno dei nodi europei della rete di sfruttamento minorile “764”, al centro di una vasta indagine dell’Fbi e di Europol.

L’accusa più grave riguarda la morte in streaming di un tredicenne americano, avvenuta nel gennaio 2022. Il ragazzo si sarebbe tolto la vita durante una diretta su Instagram, sotto lo sguardo di un gruppo di utenti che lo incitavano. Dietro la regia, secondo gli inquirenti, c’era proprio White Tiger, che avrebbe manipolato la vittima fino a spingerla al gesto estremo. La scena sarebbe poi stata diffusa in circuiti chiusi online, frequentati da sadici e predatori digitali.

Oltre all’omicidio indiretto, Shahriar J. deve rispondere di altri 203 capi d’accusa, tra cui violenza sessuale su minori, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento online. Nella casa di famiglia, nel quartiere benestante di Marienthal, la polizia ha trovato oltre 85mila file illeciti e centinaia di conversazioni di coercizione psicologica.

Secondo la legge tedesca, l’omicidio indiretto può essere contestato a chi esercita un’influenza tale da trasformare un suicidio in un atto non volontario. “Ha agito come un regista, controllando ogni istante e privando la vittima della libertà di scelta”, ha dichiarato il procuratore Jörg Fröhlich, che definisce il caso “uno dei più scioccanti mai affrontati in Germania”.

Il giovane, oggi detenuto in un istituto minorile, avrebbe iniziato le sue attività quando aveva 16 anni. Le indagini internazionali lo collegano ad abusi virtuali su minori in Germania, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Le vittime note sarebbero una trentina, di età compresa tra 11 e 15 anni, adescate tramite chat e videogiochi, costrette a compiere atti sessuali o ferirsi in diretta.

La rete “764”, a cui White Tiger sarebbe collegato, nasce da un server Discord texano chiuso nel 2020. Da allora si è frammentata in gruppi su Telegram, Reddit e altre piattaforme, dediti a sfide di autolesionismo e produzione di materiale abusivo. L’Fbi considera 764 “una delle più vaste organizzazioni di sfruttamento online mai scoperte”, con oltre 1300 segnalazioni solo nel 2024.

Le modalità operative di White Tiger — manipolazione psicologica, controllo emotivo, diffusione pubblica delle umiliazioni — ricalcano quelle documentate nella rete. Per gli investigatori, il giovane tedesco rappresenta uno dei tasselli europei più attivi di questo sistema globale di violenza digitale.

Il caso ha riacceso il dibattito sulle falle nella cooperazione internazionale. Secondo documenti citati dal Guardian, il National Center for Missing and Exploited Children aveva segnalato già nel 2021 un utente tedesco con lo stesso alias, ma l’identificazione di Shahriar J. è avvenuta solo nel 2025, quattro anni dopo.

Dopo l’arresto, decine di genitori in Europa e negli Stati Uniti hanno contattato la polizia, temendo che i propri figli siano tra le vittime. Gli investigatori parlano di “solo la punta dell’iceberg”: molti dei file sequestrati mostrano minori ancora non identificati.

L’orrore digitale di White Tiger e della rete 764 rivela il lato più oscuro del web, dove la distanza dello schermo diventa un’arma e la connessione un vincolo di schiavitù invisibile.

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