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La tragedia

Muoiono tre giovani in un terribile schianto

Incidente nella notte ad Asiago: un'auto con cinque ragazzi finisce contro la fontana, bilancio terrificante

Tragedia ad Asiago: tre giovani perdono la vita in un drammatico schianto contro una fontana

Alle 3.30 della notte scorsa, tra sabato 18 e domenica 19 ottobre, una Peugeot 207 con a bordo cinque ventenni si è schiantata a folle velocità contro una fontana al centro della rotatoria all’ingresso di Asiago: tre sono morti sul colpo, uno è grave, il quinto quasi illeso. Una tragedia sconvolgente.

L’auto, una Peugeot 207, secondo le ricostruzioni delle autorità e delle telecamere di videosorveglianza, sarebbe arrivata ad altissima velocità da via Lavarone, saltando un’aiuola spartitraffico prima di capovolgersi e schiantarsi contro la fontana posta al centro della rotatoria di via Verdi. La violenza dell’impatto ha distrutto la parte anteriore del veicolo, rendendo vana ogni possibilità di salvataggio per i tre giovani deceduti, rimasti incastrati tra le lamiere. Sul luogo sono intervenuti i sanitari del Suem 118 e i Vigili del Fuoco, che hanno estratto i sopravvissuti e avviato i soccorsi. Le immagini sono state cruciali per ricostruire la dinamica, confermando una velocità oltre i limiti, probabilmente sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, anche se le verifiche sono in corso.

Le vittime sono tre giovani vicentini, tutti poco più che ventenni: Riccardo Gemo, 20 anni di Creazzo, Nicola Xausa, 21 anni di Lusiana Conco, e Pietro Pisapia, 20 anni, anch’egli residente in provincia di Vicenza. La loro morte è stata immediata, e i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso sul posto, lasciando un vuoto incolmabile tra le famiglie e la comunità.

Un quarto ragazzo, Mirko Bez, 21 anni di Belluno, è stato ricoverato in codice rosso presso l’ospedale di Bassano del Grappa, con fratture multiple alla teca cranica, contusioni cerebrali e traumatismi toracici che gli hanno messo a rischio la vita. Le sue condizioni sono ora stabili, ma il quadro clinico rimane delicato e in evoluzione. Il quinto giovane, Otto Pasioi, proveniente dal Trevigiano, si è salvato miracolosamente, uscendo illeso dall’incidente.

Le prime ipotesi degli investigatori si basano su testimonianze e filmati di sorveglianza. L’auto avrebbe percorso via Lavarone a grande velocità, senza rispettare la precedenza, provocando lo sbandamento fatale. La presenza di alcol o droghe è tra le ipotesi più accreditate, ma le analisi delle forze dell’ordine e dei laboratori scientifici sono ancora in corso. La responsabilità degli adulti, la cultura della guida pericolosa tra i giovani e l’assenza di controlli più severi emergono con forza dal contesto di questa tragedia. Unanime il cordoglio arrivato dalle istituzioni, dal governatore del Veneto, Luca Zaia, al sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern.

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