VOCE
il caso
20.10.2025 - 08:59
Legare la bicicletta a un palo, a una panchina o a un albero potrebbe presto diventare una pratica costosa anche a Ferrara. Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato la legittimità del regolamento del Comune di Cagliari con sanzioni fino a 800 euro, il tema rischia di aprire un fronte anche nella città estense, da sempre considerata la “capitale delle biciclette”.
Il massimo organo della giustizia amministrativa ha stabilito che è valido il divieto di incatenare biciclette e motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate alla sosta. Una decisione che, secondo gli esperti, potrebbe costituire un precedente giuridico per altre amministrazioni comunali.
A Ferrara una norma analoga è già prevista dall’articolo 22 del Regolamento di polizia urbana, che vieta di legare le biciclette ad alberi, monumenti o manufatti dell’arredo pubblico, imponendo l’uso esclusivo degli spazi appositi. Una regola che, tuttavia, in molti dichiarano di ignorare.
"Una multa per aver legato la bici a un palo non l’ho mai vista – racconta Enrico Macchia, pendolare da Masi Torello –. Le rastrelliere non bastano per tutti e senza targa non saprei nemmeno come potrebbero multare. Io la uso ogni giorno per andare al lavoro, è il mio unico mezzo".
Tra i cittadini le opinioni sono divise. Alcuni chiedono più rigore per mantenere il decoro urbano, altri invocano buon senso e più spazi dedicati. "Cerchiamo sempre di usare le rastrelliere – spiegano le studentesse Irene Cantarelli e Francesca Alfieri – ma in zone come la Darsena, durante gli eventi, trovare posto è impossibile. Servirebbero più stalli".
Il problema dei furti resta centrale: "Me ne hanno rubate due – aggiunge Francesca – anche chi vuole rispettare le regole non sempre riesce a lasciare la bici in sicurezza".
La sentenza n. 7353/2025 del Consiglio di Stato, depositata il 17 settembre, ha stabilito che il divieto di legare le bici ai pali non viola il Codice della Strada, ma tutela il decoro urbano.
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