VOCE
CRONACA
20.10.2025 - 23:00
Le auto ibride plug-in inquinano molto più del dichiarato. A dirlo è un report di Transport & Environment (T&E), l’associazione europea che promuove la mobilità sostenibile, secondo cui questi veicoli producono emissioni di CO₂ quasi cinque volte superiori rispetto ai dati ufficiali diffusi dalle case automobilistiche.
L’analisi, condotta su 800 mila veicoli (di cui 127 mila plug-in hybrid) che circolano in Europa, mostra che le ibride emettono solo il 19% di CO₂ in meno rispetto alle auto a benzina e diesel, mentre i test di laboratorio stimavano un taglio del 75%.
Il principale errore riguarda il cosiddetto fattore di utilizzo, cioè la percentuale di chilometri percorsi in modalità elettrica. I test Wltp presumevano che le ibride plug-in viaggiassero per l’84% del tempo in elettrico, ma lo studio dimostra che la realtà è ben diversa: la quota effettiva è intorno al 27%. Anche quando viaggiano in modalità elettrica, le emissioni restano più alte dei valori ufficiali.
Secondo T&E, questa sottostima ha consentito ai costruttori di evitare multe per oltre 5 miliardi di euro tra il 2021 e il 2023, facilitando il rispetto dei limiti di CO₂ imposti dall’Unione Europea. Per i conducenti, invece, la differenza si traduce in circa 500 euro in più all’anno di costi reali rispetto alle previsioni.
«Le ibride plug-in sono uno dei più grandi bluff della storia dell’auto», afferma Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia. «Le loro emissioni si avvicinano a quelle delle auto a benzina e, persino in modalità elettrica, restano fino a otto volte superiori ai valori dichiarati. Dopo dieci anni, continuano a deludere le aspettative».
Lo studio arriva mentre in Europa è acceso il dibattito sul futuro dell’automotive. Entro la fine del 2025 l’UE dovrà aggiornare i regolamenti sulle emissioni, mentre alcuni governi e partiti conservatori chiedono di rivedere lo stop alle auto a benzina e diesel previsto per il 2035. Le case automobilistiche, dal canto loro, spingono per la cosiddetta neutralità tecnologica, proponendo di prolungare la vita delle ibride plug-in e introdurre biocarburanti come alternativa.
Ma i dati di T&E sembrano chiari: dietro la promessa “verde” delle ibride plug-in, le emissioni restano quasi identiche a quelle dei motori tradizionali.
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