Trump spinge per la divisione del Donbass

Donald Trump ha avanzato l’idea di concedere alla Russia gran parte del Donbass per porre fine al conflitto in Ucraina. La proposta sarebbe emersa dopo un incontro alla Casa Bianca con Volodymyr Zelenskyj, durante il quale Trump avrebbe sollecitato il leader ucraino a cedere ampie aree orientali del Paese.

A bordo dell’Air Force One, l’ex presidente ha dichiarato che la regione è “già divisa” e che le parti dovrebbero fermare i combattimenti lungo l’attuale linea del fronte, rimandando eventuali negoziati a un secondo momento. Le sue parole rappresentano un netto cambio di rotta rispetto alle dichiarazioni di settembre, quando sosteneva che Kiev potesse riconquistare tutti i territori perduti.

Zelenskyj, giunto a Washington per ottenere nuove forniture militari – in particolare i missili Tomahawk – è ripartito senza successi, dopo colloqui definiti tesi. Fonti citate da Reuters raccontano di forti pressioni da parte di Trump per accettare uno scambio territoriale, mentre la delegazione ucraina avrebbe lasciato la Casa Bianca delusa.

Secondo il Washington Post, Vladimir Putin avrebbe proposto la cessione di Donetsk e Luhansk in cambio del ritiro russo da alcune zone di Zaporižžja e Cherson. Il piano avrebbe ottenuto il sostegno del consigliere speciale USA Steve Witkoff.

Trump, in un’intervista a Fox News, ha riconosciuto che Mosca “qualcosa prenderà”, giustificando la sua posizione con l’argomento che la Russia ha ormai il controllo di vaste aree. Tornando da un viaggio in Florida, ha ribadito che l’Ucraina dovrebbe accettare lo status quo territoriale.

Zelenskyj ha risposto via social, chiedendo un rinnovato impegno da parte dell’Occidente, rifiutando ogni concessione e accusando Mosca di voler ottenere “premi per i suoi crimini”. Ha invocato un nuovo vertice della coalizione dei volenterosi, sostenendo che Kiev non accetterà compromessi sulla propria sovranità.