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"Tutor illegale": depositata la querela

Altvelox si è rivolta alla Procura di Rovigo. E non solo

Il tutor è entrato in funzione

"L’Associazione Nazionale Altvelox ha depositato presso la Procura della Repubblica di Rovigo, la Corte dei Conti e la Suprema Corte di Cassazione una denuncia-querela contro il Comune di Polesella, la Prefettura di Rovigo, la Polizia Stradale e la società fornitrice del sistema di rilevamento della velocità media (“tutor”) installato lungo la SS16 Adriatica". Lo segnala la nota stampa dell'associazione, da tempo impegnata, a livello nazionale, in una campagna di verifica e denuncia degli impianti di rilevazione automatica della velocità dei veicoli in transito che, secondo la sua valutazione, non sarebbero rispettosi della normativa.

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"Secondo la documentazione presentata - prosegue la comunicazione - il dispositivo è stato attivato senza alcun decreto di omologazione ministeriale, in violazione dell’art. 45, comma 6, e dell’art. 142 del Codice della Strada. La denuncia, firmata dal presidente Gianantonio Sottile Cervini, evidenzia come il sindaco Emanuele Ferrarese, con il concorso della Polizia Locale associata Medio Polesine, della Prefettura e della Polizia Stradale, abbia autorizzato e reso operativo un sistema elettronico non conforme alla legge e non pubblicato in Gazzetta Ufficiale".

"Il dispositivo - prosegue la comunicazione - posto su un tratto di circa 1.100 metri con limite a 70 km/h, opera su entrambe le direzioni di marcia e risulta a meno di due chilometri da un altro autovelox già oggetto di precedenti denunce. Altvelox contesta violazioni multiple: utilizzo di strumenti non omologati, assenza di istruttorie tecnico-statistiche di
incidentalità, e mancato esercizio del potere di vigilanza da parte del Prefetto. L’associazione richiama le recenti sentenze della Corte di Cassazione n. 10505/2024, 19732/2024, 26315/2024 e 26521/2025, che sanciscono la nullità assoluta dei verbali emessi con dispositivi privi di omologazione".

"La denuncia ipotizza i reati di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.), truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, co. 2 n. 1 c.p.), frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.), e responsabilità erariale per danno patrimoniale certo e quantificabile ai sensi della legge 20/1994".

"Altvelox chiede il sequestro preventivo del dispositivo, la sospensione immediata delle sanzioni e l’attivazione
dei poteri d’indagine presso la Procura Generale e il Consiglio Superiore della Magistratura per verificare
l’inerzia investigativa rilevata a Rovigo".

"Non si può invocare la sicurezza stradale per violare la legge - dichiara Sottile Cervini. Quando le istituzioni che dovrebbero garantire la legalità scelgono consapevolmente di aggirarla, il danno non è solo economico ma istituzionale".

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