VOCE
DA ROMA
21.10.2025 - 17:51
Foto crediti: Ordini dinastici casa Savoia
Anche il Veneto tra le file della città eterna per il capitolo generale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia: tre giornate, quelle dal 26 al 28 settembre, dense di eventi, tra convivio, beneficenza e un’unione visibile che ha parlato di speranza, attraverso mani e volti di solidarietà concreta. Atteso, quanto partecipato, l’appuntamento che riunisce annualmente i membri della nota associazione internazionale di beneficenza. Molte le dame e i cavalieri storici presenti, altrettanti i nuovi insigniti: 22 i veneti, dei quali 17 uomini e 5 donne.
Ad appuntare le onorificenze, tra quelle al Merito civile di Savoia e quelle del più antico e storico Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, il principe Emanuele Filiberto durante la mattinata di apertura nell’aula magna della pontificia università Lateranense. Dopo il passaggio della Porta Santa della basilica di San Giovanni, in occasione dell’anno giubilare, è iniziata la cerimonia di rimessa dei diplomi, ben 443 investiture (in termini tecnici, tra ammittendi e promuovendi).
A figurare, nei nuovi ammessi all’Ordine Civile di Savoia, anche volti e nomi improntati della scena scientifica, musicale, culturale e sociale italiana e internazionale, volto sempre vivo di un’associazione che guarda al futuro con rinnovata speranza nei valori fondanti della solidarietà umana. Tra questi, Paolo Nespoli, l’astronauta con alle spalle, o meglio, in orbita, 313 giorni, 2 ore e 36 minuti spalmati in tre missioni spaziali compiute nell’arco di dieci anni dal 2007 al 2017. Altra onorificenza anche per il maestro Beatrice Venezi, recentemente al centro della scena pubblica per la nomina a direttrice del Gran Teatro La Fenice di Venezia. Continuazione sulle note dell’arte con la nomina del flautista Giorgio Zagnoni, e nell’acqua olimpionica battuta da Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico che ha ricevuto la medaglia di benemerenza in oro dell’Ordine Mauriziano.
Poco prima della cerimonia, scambio di onorificenze anche ai gradi più alti delle case reali europee e mondiali, tra Filiberto e Don Pedro I d’Orleans-Braganza, capo della casa imperiale reale brasiliana, oltre a Georgij Michajlovič Romanov, figlio della granduchessa Marija Vladimirovna, capo della casa imperiale russa, insieme alla consorte, la principessa Victoria Romanovna (al 2 giugno scorso hanno accolto la loro seconda figlia Kira Leonida che ha avuto come padrino di battesimo lo stesso Emanuele Filiberto) oltre ai membri della casa granducale di Mecklenburg-Strelitz.
Serata poi oltre Tevere per il galà di beneficenza, con oltre 400 invitati, a favore dell’Elemosineria Apostolica, per l’acquisto di un apparecchio per radiografia di ultima generazione. Scenario e cornice spettacolare sono state le cosiddette Corsie Sistine, parte del complesso vaticano di Santo Spirito che, nei secoli accolse pellegrini e ammalati in un ambiente unico al mondo ove anche l’arte giocava il ruolo di sanante consolatrice degli afflitti ivi ricoverati e curati. Tra gli affreschi di commissione sistina, la cena è stata presieduta dal principe Emanuele Filiberto, accompagnato dalla principessa Helène di Yugoslavia, presente con i suoi familiari. Accanto, le alte cariche degli Ordini Dinastici, oltre a ospiti internazionali.
Il ricco fine settimana romano si è concluso, domenica mattina, nel cuore della città, nel luogo più significativo ella memoria sabauda: il Pantheon. Dalle 10.30, infatti, la messa con le dame e i cavalieri degli Ordini, in abito da Chiesa. La liturgia è stata preceduta dalla processione partita dalle sale del convento domenicano di Santa Maria Sopra Minerva. Più di 700 gli amici e i parenti presenti, insieme anche al gran maestro degli Ordini di Malta, Frà John Dunlap. Fra i volti del momento commosso e solenne, anche tante guardie d’onore delle delegazioni italiane; per il Veneto, in particolare quella di Treviso. A cerimonia conclusa, Filiberto ha deposto dei fiori sulle tombe degli avi, dapprima a Vittorio Emanuele II, poi a Umberto I.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE