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Stefani: “Trattenere i pedaggi autostradali”

“Realizzare una holding per le autostrade venete e finanziare opere sul territorio”

Stefani: “Trattenere i pedaggi autostradali”

Tenere in veneto i pedaggi delle autostrade, completare i nodi irrisolti della viabilità, dalla Romea alla Nogara mare, e sostenere la Zls. Sono alcuni degli obiettivi di Alberto Stefani, l’onorevole candidato alla presidenza del Veneto per il centrodestra e ospite negli studi di Delta Radio. Stefani ha tracciato le linee principali del suo programma, tra rinnovamento, attenzione al sociale e sviluppo infrastrutturale.

Onorevole Stefani, raccoglie un’eredità importante, quella di Luca Zaia. Come si prepara a questa sfida?

“Con entusiasmo e responsabilità. È una corsa in mezzo alla gente, come piace a me: voglio ascoltare cittadini, imprese, associazioni, e scrivere insieme a loro il programma. L’eredità di Zaia è pesante, ma anche stimolante. Dobbiamo investire nel futuro dei veneti”.

Durante questo inizio di campagna, ha insistito molto sul tema del sociale. È la priorità del suo programma?

“Sì, perché i dati ci dicono che entro il 2043 gli over 65 passeranno dal 24 al 34% della popolazione. È una buona notizia, ma dobbiamo farci trovare pronti: servono residenze per anziani moderne, operatori qualificati, un’urbanistica sostenibile e nuove forme di social housing. Allo stesso tempo, dobbiamo affrontare il disagio giovanile, con sportelli d’ascolto nelle scuole e lo psicologo di base. Aiutare le giovani coppie a costruire una famiglia significa anche sostenere la natalità”.

Il Polesine soffre di spopolamento e fuga dei giovani. Come invertire questa tendenza?

“Rendendo il territorio più attrattivo. Penso a incentivi per i giovani, a servizi per la prima infanzia e a un sistema di trasporti accessibile. Con ‘Carta Veneto’ vogliamo offrire mobilità sostenibile a prezzi calmierati e voucher per gli asili nido. Ma attrattività significa anche lavoro: per questo vogliamo potenziare la Zls, la Zona logistica semplificata, e investire in infrastrutture che connettano il Polesine al resto del Veneto”.

Parliamo di infrastrutture: qual è la sua visione?

“Penso a una holding autostradale veneta. Abbiamo già posto le basi con un emendamento che permetterà di affidare alla nostra concessionaria, la Cav, la gestione della Brescia-Padova. In questo modo, i pedaggi resterebbero in Veneto e potrebbero finanziare nuove opere. Così potremo finalmente affrontare nodi storici come la Romea o la Nogara-Mare”.

Sanità, un tema sempre centrale per i cittadini e che solleva continue polemiche.

“Occorre ridurre le liste d’attesa e rafforzare la sanità territoriale. Il Veneto è già all’avanguardia con case e ospedali di comunità, ma dobbiamo investire di più nella telemedicina e nel personale. Stiamo lavorando con il ministero per velocizzare il riconoscimento dei titoli e far partire le nuove strutture nel più breve tempo possibile”.

E dopo il voto? Come immagina la futura giunta regionale?

“Prima bisogna vincere. Poi si lavorerà su una squadra competente, con figure di qualità e spirito di servizio. La Lega esprime il presidente, ma il lavoro sarà di squadra: un Veneto forte nasce da una giunta capace di unire e guardare avanti”.

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