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Arriva la truffa della targa clonata

Ma i delinquenti vengono individuati

Truffe agli anziani: interviene l'Ulss 5

Si sono presentati come carabinieri in borghese, ma erano truffatori. Una 70enne di Agordo è stata vittima di un raggiro architettato con una telefonata ingannevole: "Signora, la targa della sua auto è stata clonata e usata per rapine in gioielleria. Verranno due colleghi a casa sua per la denuncia". La donna, convinta di parlare davvero con un militare, ha atteso l’arrivo dei falsi carabinieri e li ha fatti entrare in casa.

Mentre uno dei due intratteneva la pensionata, l’altro ha svaligiato l’appartamento, portando via contanti e gioielli custoditi nei cassetti, compresa la pensione appena ritirata. Dopo la visita, i truffatori si sono congedati con un rassicurante "stia tranquilla, pensiamo a tutto noi".

Solo in un secondo momento la donna, insospettita, ha contattato il 112, scoprendo di essere stata vittima di una truffa. L’immediato intervento dei carabinieri di Agordo ha consentito di rintracciare i responsabili: tre uomini originari di Napoli, fermati a bordo di un Suv mentre cercavano di lasciare la provincia.

Durante la perquisizione, i militari hanno trovato gioielli e denaro riconducibili alla vittima. Gli autori del raggiro sono stati denunciati per truffa aggravata e il materiale rubato è stato interamente restituito alla 70enne dal comandante della stazione di Agordo, maresciallo Gianluca De Venuto.

L’Arma rinnova l’invito alla popolazione, in particolare agli anziani, a diffidare di chi si presenta a domicilio senza preavviso e a verificare sempre l’identità di chi dichiara di appartenere alle forze dell’ordine.

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