VOCE
adria
22.10.2025 - 06:00
L’ospedale di Adria torna sotto la lente del consiglio comunale. I consiglieri comunali di “Impegno per il bene comune” hanno presentato un’interrogazione a risposta orale rivolta al sindaco e alla giunta comunale, chiedendo spiegazioni e azioni concrete di fronte alle crescenti criticità del presidio adriese. Nell’atto si legge che “le crescenti criticità dell'assistenza sociosanitaria in Polesine sono state confermate dalle recenti denunce dei rappresentanti sindacali di Cgil e Uil funzione pubblica riguardo al rischio di ‘blackout della sanità polesana’”. In particolare, vengono definite “tra le situazioni più preoccupanti” quelle degli ospedali di Adria e Trecenta, con “mancanza di personale nel Pronto Soccorso e nel reparto di Radiologia”.
I due consiglieri segnalano inoltre che “l’ospedale di Adria risulterebbe privo dell’automedica Suem 118 nelle ore notturne, con conseguenze dirette sui tempi di intervento e sulla sicurezza dell’assistenza ai cittadini”. Una condizione che, scrivono, si inserisce in un contesto di “progressivo smantellamento della rete ospedaliera e territoriale del Polesine”, con il rischio di “riduzione dell’offerta sanitaria pubblica e trasferimento di funzioni al settore privato”. Bonato e Moda ricordano come “il presidio ospedaliero di Adria rappresenti un punto di riferimento essenziale per l’intero Basso Polesine, in un territorio già caratterizzato da difficoltà di collegamento e da una popolazione mediamente anziana”.
La carenza di personale e di mezzi, si legge ancora, “può compromettere la tempestività delle cure e mettere a rischio la tutela della salute dei cittadini”. Pur riconoscendo che il Comune non ha competenza diretta in materia sanitaria, i consiglieri sottolineano che l’amministrazione “ha il dovere di rappresentare le esigenze del territorio e di sollecitare Ulss 5 Polesana e Regione, affinché siano garantiti livelli essenziali di assistenza”.
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