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Evade dai domiciliari per rubare: niente carcere

Due violazioni in due giorni, ma non scatta la misura cautelare più restrittiva

Evade dai domiciliari per rubare: niente carcere

I Carabinieri Di Taglio di Po, nel corso dei ricorrenti controlli tesi ad accertare l’osservanza delle prescrizioni imposte ai soggetti sottoposti a misure restrittive, di prevenzione o a forme particolari di espiazione di pena, hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di evasione dalla detenzione domiciliare, un 28enne, ivi domiciliato.

"L’uomo - spiega la nota stampa del comando provinciale dei carabinieri - inoltre, si era reso protagonista il giorno precedente del medesimo reato ed era stato individuato a Ferrara e denunciato dai Carabinieri di quella città, e ricondotto poi presso il suo domicilio. Poiché il soggetto non era nuovo a episodi di evasione, i militari del comune di Taglio di Po procedevano ad effettuare un nuovo controllo notturno sul rispetto delle prescrizioni imposte, senza trovare il predetto nella sua abitazione, luogo presso il quale doveva scontare la pena di due anni e nove mesi per quattro furti in abitazione, compiuti nel territorio veneto, e scoperti dai comandi territoriali dell’Arma dei Carabinieri; ennesimo controllo eseguito la mattina seguente aveva avuto esito negativo, l’interessato non aveva fatto rientro nella sua abitazione sita all’interno del campo nomadi di Taglio di Po".

P"ertanto, coadiuvati dai colleghi del Comando Compagnia di Adria, gli operanti attivavano le ricerche dell’evaso, estese anche alla limitrofa provincia di Ferrara. Proprio grazie alla collaborazione con i militari del Comando Provinciale ferrarese si riuscivano a ricostruire i movimenti del ragazzo e individuarlo, nelle prime ore della mattina seguente, ad Ariano Polesine. L’uomo veniva rintracciato dai Carabinieri nei pressi di un esercizio commerciale, in evidente stato di alterazione alcolica, e, dopo le prime operazioni di identificazione veniva condotto presso il Comando Stazione competente di Taglio di Po".

"L’uomo, viste le reiterate violazioni della misura alla quale era sottoposto, durante le quali commetteva anche reati contro il patrimonio, veniva quindi dichiarato in stato di arresto dai militari e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo. Il giorno successivo il predetto veniva condotto dagli operanti davanti al locale Tribunale che, su richiesta della Procura della Repubblica, convalidava l’arresto, ma non applicava al predetto la chiesta misura cautelare della custodia in carcere, ritenendo il reato di evasione non aggravato; il prevenuto ritornava quindi nella sua abitazione per continuare a scontare la detenzione domiciliare".

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