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Il centenario

Fischer-Dieskau debutta a Rovigo

In collaborazione con conservatorio, teatro e Rai Cultura

Fischer-Dieskau debutta a Rovigo

Era il 1962, serata d’applausi alla Fenice di Venezia per l’ultima volta di Dietrich Fischer-Dieskau in Italia. A cent’anni dalla nascita, il talento poliedrico, eccentrico e sapientemente strumentale, torna nel Belpaese con una giornata di prime assolute direttamente dal cuore di Rovigo. Domenica 26, a calcare il palcoscenico dell’auditorium del conservatorio Francesco Venezze e quello del teatro Sociale, due appuntamenti imperdibili con la voce di quello che, almeno da quando è stata inventa la registrazione su disco, è senz’altro il più grande interprete del canto, in tutte le sue sfaccettature. Partenza alle 9.45, al Tamburini per il simposio internazionale “Preludio a Prospero’s Voice”, una tavola rotonda musicale immersiva con attori dal calibro europeo, tra questi, il divulgatore musicale Enrico Stinchelli, autore e conduttore di “Voci in Barcaccia”, programma cult di Rai Radio 3. Fin dalla mattinata, diretta streaming sul canale youtube di Rai Cultura. Parterre altrettanto unico, quello frutto delle sinergie tra gli enti del territorio, per lo spettacolo in prima assoluta al Sociale. Dalle 16 lo spettacolo “Prospero’s Voice”, ideato dal maestro Erik Battaglia e Claudio Ronda con la compagnia di danza Fabula Saltica. Un turbinio sensoriale, sapientemente orchestrato: “Presenterà la figura di Fischer-Dieskau soprattutto dando spazio alla sua vera voce – ha spiegato Battaglia, nella presentazione stampa di ieri all’Osteria al teatro - Ha lasciato la traccia più indelebile nel mondo del canto del secolo scorso con interpretazioni memorabili di opere liriche e soprattutto di lieder tedeschi, quindi di canzoni per voce e pianoforte. Sarà un pomeriggio memorabile, un’opera multimediale che intreccia danza, musica dal vivo, video e arti visive, arricchita anche dalle immagini originali tratte dai disegni e dipinti dello stesso Dietrich”.

Storia arzigogolata infatti la sua, di ambivalenze e poliedricità, con un piglio nel reinventarsi degno dei “grandi”. Al netto di ben mille quadri, fu artista in un universo di riferimenti che parlano le emozioni colorate di Klee e le forme vivaci dell’astrattismo di Kandinsky. Un volo tra correnti che forse aveva a che fare con la sua vita: forzatamente soldato della famigerata Wehrmacht con un fratello assassinato nel programma eutanasia “T4” di Hitler, fatto prigioniero dagli americani fu il primo artista tedesco invitato in Israele dopo la fine della guerra. Successi mondiali sui palchi dei teatri più famosi e uno strepitoso “Rigoletto”, il più bello mai inciso. Soddisfazione e trepidazione anche dall’assessore comunale Erika De Luca, che ha ricordato: “E’ un concerto di sinergie, una progettualità di associazioni e figure importanti, una coproduzione tra l’associazione Balletto città di Rovigo, il Teatro Sociale, con il sostegno della Fondazione Rovigo cultura, la collaborazione del conservatorio, il contributo della Camera di commercio Venezia Rovigo e il patrocinio del consolato generale della Repubblica di Germania”. Una sintesi armoniosa, stimolo per l’economia, la cultura, l’aggregazione di Rovigo, hanno aggiunto il direttore artistico del Sociale, Edoardo Bottacin e Ronda di Fabula Saltica. E forse, come diceva il Prospero del “bardo inglese”, il Dietrich che Rovigo e l’Italia riscopre fu tutto questo, un uomo “della materia di cui sono fatti i sogni”.

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