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TECNOLOGIA

“L’Ia cambia il volto dell’industria”

“La capacità di utilizzare correttamente l’intelligenza artificiale farà la vera differenza”

“L’Ia cambia il volto dell’industria”

Castigo o diletto, occasione o perdita, maledizione o profezia? Per molti, spingendosi in campo metaforico, è l’apocalisse dell’uomo, per altri, il cambiamento dei tempi al quale adattarsi senza sottomettersi. In una parola: intelligenza artificiale. È stato proprio questo uno dei focus fondamentali del convegnoIl potere dei dati-Ai e cybersecurity tra innovazione e controllo” svoltosi ieri mattina all’Urban digital center di via Badaloni.

Organizzata da Polesine Tlc e Retelit digitasl servicies, con il patrocinio della Provincia, del Comune di Rovigo, della Camera di Commercio Venezia Rovigo e Confindustria Veneto Est, l’iniziativa ha preso il via tra un parterre di istituzioni e associazioni locali. “Nessuno può sottrarsi, a nostro modo di vedere, a questa innovazione, specie per chi riveste un ruolo di vertice nelle organizzazioni” ha esordito Ivan Dall’Ara, amministratore delegato della società, al suo canto del cigno. “Il potere dei dati, o meglio, la fortezza dei dati che giornalmente, tassello dopo tassello, mettiamo nel web, se nelle mani sbagliate, potrebbero sì diventare uno strumento pericoloso e incontrollato se non lo si approfondisce. Oggi è possibile grazie ai tanti esperti presenti” ha aggiunto.

Ha parlato di innovazione necessaria, e da conoscere per la vita di tutti giorni il vicesindaco Andrea Bimbatti, durante i saluti. Interesse e soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, insieme a David Nicoli, presidente di Asm spa, che a breve acquisirà la maggioranza delle azioni di Tlc (l’attuale capitale sociale di quest’ultima, interamente pubblico, è detenuto infatti proprio da Asm Rovigo spa per il 93,7% ed Ecoambiente) e a Gian Michele Gambato, vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo, che ha concluso: “L’Ia cambierà il volto dell’industria e i dati pure, conoscerli e saperli usare sarà sempre più fondamentale”.

Dopo l’excursus tecnico sull’entità di Polesine Tlc offerta dal responsabile progettuale, Fabio Gelli, moderati dal giornalista Luca Crepaldi, presidente del Gruppo Editoriale La Voce, si sono alternati i numerosi interventi della scaletta. Infrastrutture, processi e persone: questi i tre nodi di un’attività informativa che deve essere sì controllata ma anche incentivata per adattarsi alle nuove esigenze non solo del mercato ma anche della società. Lo hanno evidenziato Gian Nello Piccoli, presidente Gruppo It di Confindustria Veneto Est, Andrea Violetti, presidente Confassociazioni Digital, Enrico Ermanno Dall’Ara, docente di informatica e cybersecurity analyst, Ruggero Slongo, chief operating officer Retelit, Simone Busato, transizione digitale As2 durante la tavola rotonda mattutina.

Ad assistere, ma soprattutto a interrogarsi sul ruolo dell’Ia nell’ordinarietà, tra nozioni scolastiche e impieghi veri nella vita, anche la classe quinta E dell’istituto tecnico Viola Marchesini. In chiusura, Laura Capodicasa, direttore public sector Retelit ha annotato: “Qualcuno molto più famoso di me ha detto che l’intelligenza artificiale è la miglior cosa e la peggior cosa che potesse accadere all’umanità. Quindi in realtà non è il bene assoluto, il male assoluto, è uno strumento e la capacità di utilizzarlo correttamente è quello che farà la differenza. L’Unione Europea ha scelto un approccio molto preciso che è un’intelligenza artificiale antropocentrica, quindi l’uomo al centro. Se noi sapremo declinare correttamente nella regolamentazione, nella normativa e nell’etica comune questo criterio penso che ci porterà a grandi vantaggi”.

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