VOCE
verso le regionali
24.10.2025 - 20:01
“Questa giornata in Polesine è un viaggio nella storia e nel futuro. Ho voluto partire dalla memoria viva di Giacomo Matteotti e dall’eccidio di Villamarzana, per ricordare quanto costò conquistare i diritti e le libertà su cui si fonda la nostra democrazia. Ma allo stesso tempo ho incontrato persone, imprese e realtà sociali che ogni giorno costruiscono futuro: nelle cooperative che si prendono cura degli altri, e nelle aziende che innovano e creano lavoro. E’ questa l’immagine del Veneto che vogliamo: una comunità che cresce insieme, senza lasciare indietro nessuno”.
L’intera giornata di oggi di Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, è stata dedicata a Rovigo e al Polesine, accompagnato da amministratori e rappresentanti del territorio. Il percorso ha intrecciato memoria civile, impegno sociale e visione economica. A Fratta, Manildo ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Giacomo Matteotti, per poi spostarsi a Villamarzana, dove, insieme al sindaco Daniele Menon, ha reso omaggio ai 43 martiri dell’eccidio fascista, visitando il museo dedicato e la sala consiliare intitolata a Matteotti.
Nella seconda parte della mattinata, l’attenzione si è spostata sul mondo della cooperazione sociale, “una delle colonne del Veneto solidale che vogliamo rafforzare”, ha sottolineato Manildo. A Rovigo ha incontrato le cooperative La Rosa e Zico, ascoltando le testimonianze di chi lavora ogni giorno con anziani, persone fragili e giovani in cerca di un futuro nel proprio territorio. “Dopo trent’anni di governo regionale di destra - ha affermato - il Polesine si trova privo di veri punti di riferimento istituzionali per l’assistenza. E’ urgente ricostruire una rete pubblica di prossimità, perché nessuno debba sentirsi solo o dimenticato”.
Nel pomeriggio, Manildo ha visitato il distretto della giostra dell’Alto Polesine, incontrando le imprese del settore al museo civico di San Pietro Polesine. “Qui c’è talento, innovazione industriale e una tradizione artigiana straordinaria, che merita di essere sostenuta e promossa come patrimonio del Veneto che lavora e crea bellezza”, il commento. Manildo ha inoltre richiamato l’urgenza di dare finalmente concretezza alla zona logistica semplificata: “Dopo che l’abbiamo chiesta e ottenuta, è tempo che venga realmente sostenuta: altrimenti una misura virtuosa resta solo un annuncio vuoto. Sta al governo e alla Regione farlo, e sono già in ritardo di anni”.
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