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veneto
24.10.2025 - 04:32
Durante le sagre paesane e le feste organizzate da associazioni e partiti, in Veneto non è consentita la vendita di bevande alcoliche con gradazione superiore ai 21 gradi. La norma, contenuta nella legge regionale 30 del 2016, permette la somministrazione di birra, vino e cocktail leggeri come gli spritz, ma vieta rigorosamente superalcolici come grappa, vodka, rum, gin, whisky e cognac, anche se diluiti in miscelazioni.
A ricordarlo in questi giorni è Federico Contin, noto ristoratore padovano e già organizzatore del “Naviglio al Portello”, che ha presentato un esposto ai Nas di Padova e ai comandi delle polizie locali della provincia per segnalare la violazione sistematica del divieto durante molte sagre e fiere temporanee.
Nella denuncia, Contin invita le autorità a effettuare controlli mirati per verificare il rispetto della normativa, sostenendo che la vendita di superalcolici rappresenti un rischio per la salute pubblica, soprattutto per i minori che frequentano le feste popolari. “Si tratta di un problema serio – scrive – perché in molte sagre i giovani hanno facile accesso a bevande ad alta gradazione, spesso senza alcun controllo”.
Oltre all’aspetto sanitario, l’ex gestore denuncia anche una “concorrenza sleale” nei confronti dei pubblici esercizi, come bar, ristoranti e pub, che sono tenuti a rispettare regole più stringenti e sono soggetti a verifiche periodiche. “Non ha senso tollerare le trasgressioni nelle sagre – sostiene – mentre le istituzioni promuovono campagne contro l’abuso di alcol. Chi lavora nei locali fissi rispetta la legge e paga controlli severi: nelle fiere invece tutto sembra permesso”.
Contin chiede che le forze dell’ordine e le autorità sanitarie intervengano con sanzioni “pesanti” nei confronti di chi viene trovato a vendere superalcolici in violazione della legge. “La salute dei giovani va tutelata ovunque – afferma – l’abuso di alcol va combattuto anche nelle sagre, dove spesso mancano i controlli. Non si può continuare a fare cassetta a scapito della legalità”.
Le sue parole rilanciano un tema più volte segnalato anche dalle associazioni di categoria. In passato l’Appe (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi), attraverso il direttore Filippo Segato, aveva già chiesto controlli più rigorosi e uniformi durante le feste popolari, ma le richieste erano rimaste in gran parte senza risposta.
Con la stagione delle sagre ancora in corso, Contin invita ora carabinieri, polizia locale, guardia di finanza e Nas a intensificare i controlli “nelle manifestazioni ancora aperte, per garantire il rispetto della legge e la tutela dei cittadini”.
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