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Il Pgs perde il suo amato presidente

Mario Mirimin, al comando del sodalizio sportivo dal 1994, si è spento all’età di 67 anni

Il Pgs perde il suo amato presidente

Lo affermiamo e scriviamo senza timore di smentita alcuna. Mario Mirimin era il Pgs San Giusto; del resto non potrebbe essere diversamente, visto ne è stato il presidente dal 1994.

E lo sarà per sempre, anche se il male che lo ha aggredito da molti anni stavolta non gli ha lasciato scampo, a soli 67 anni. Ormai rarefatte erano le sue presenze nella casa-madre del centro salesiano di Porto Viro, proprio perché le cure ne affaticavano inevitabilmente il fisico. Come in occasione della recente apertura dell'annata calcistica, svoltasi come da tradizione nel piccolo teatro all'interno dell'impianto. C’era il Pgs al completo, ma lui no.

“Infatti la sua ultima partecipazione è stata nel giugno dello scorso anno”, riavvolge il nastro dei ricordi Andrea Bedeschi; dirigente factotum e addetto ai rapporti con la stampa. “Io l’ho conosciuto 13-14 anni fa - prosegue Bedeschi - quando mio figlio ha iniziato a giocare a calcio; lui era sempre quello del messaggino tutte le mattine o della telefonata, per sentire come andavano le cose. Non passava giorno che non lo facesse”. Con Bedeschi che rivela come due anni fa, proprio a causa del suo stato, avesse maturato l'idea di lasciare la presidenza del Pgs.

“Invece io e il vicepresidente Donatello Tessarin lo abbiamo convinto a restare; del resto, avremmo pensato noi a tutto”. Ed è proprio Tessarin a tratteggiarne il lato umano, dopo tantissimi anni trascorsi assieme: “Abbiamo preso decisioni, sofferto e gioito sempre d'accordo. Perché per me è stato un amico fraterno, sincero e leale”. Semplicità, disponibilità e rispetto verso tutti, avversari compresi. Questo quello che Mario Mirimin ha dispensato, “ma allo stesso tempo era fiero dei suoi successi”, rimarca il vicepresidente: come la vittoria di due campionati con la categoria Giovanissimi ma soprattutto le due Coppe Disciplina.

Tra chi ha conosciuto bene Mario Mirimin c’è anche l'assessore allo sport Ivano Vianello, presente poche settimane fa alla serata di apertura della stagione 2025-2026. “Di Mario non si può che parlarne bene e questa non vuol essere retorica. Per lo sport è stato un punto di riferimento ma non solo, visto che dava tutto se stesso anche in tante iniziative in ambito sociale. Ed aveva la qualità di arrivare sempre ad una conclusione sulle cose, di trovare la quadra; anche quando magari all'inizio non la si pensava allo stesso modo. Ma ripeto; ricordarlo è assolutamente doveroso”.

Mario Mirimin lascia la moglie Alida e i figli Jonny e Michael e i funerali si svolgeranno domani alle 10 nella Chiesa di Scalon.

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