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la tragedia di canaro

Proclamato il lutto cittadino

Per la famiglia uccisa dalle esalazioni di gas

Proclamato il lutto cittadino

Lutto cittadino e ancora shock a Canaro, il comune che Nicolae, Elena e Alina avevano scelto come luogo in cui stabilire la loro vita, a partire dall’acquisto della casa al civico 1242 di via Cesare Battisti a Paviole, che si è rivelata la loro trappola mortale. Ne parla con rispetto e dolore il sindaco Alberto Davì, che ha emesso un’ordinanza di lutto cittadino per l’intera giornata di ieri in segno di cordoglio per la “tragica scomparsa della famiglia Balanuta”.

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Oggi a Canaro è giunto il fratello di Nicolae, che abita in Germania ed è stato accolto dal sindaco Alberto Davì che in queste ore ha coordinato sia le questioni burocratiche che l’accoglienza dei componenti della famiglia Balanuta. “Avevano contatti con la famiglia, che non si trova in Polesine - spiega il sindaco - infatti mi hanno riferito che da alcuni giorni erano disperati per non essere riusciti a intervenire prima, perché già da qualche giorno li stavano cercando. Purtroppo con i vicini i contatti non erano assidui. I vicini, soprattutto anziani, avevano notato i mezzi fermi davanti casa ma era giustificabile la cosa. Purtroppo non avevano familiari vicini e avevano giustificato il silenzio con gli impegni quotidiani che potevano avere”.

Mentre i familiari saranno accolti a Canaro, le salme saranno rimpatriate: “Questa è stata la richiesta dei familiari dei tre cittadini deceduti”.

Il sindaco ricorda: “Erano contenti di poter diventare cittadini italiani. Persone molto gentili, buone. Delle brave persone”.

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