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La Sampietrese: “Noi, parte lesa”

All’indomani della bomba carta che ha causato la sospensione della gara con lo Zona Marina

La Sampietrese: “Noi, parte lesa”

“La società Sampietrese condanna fermamente quanto accaduto, rispetto a cui ci dichiariamo parte lesa. Stiamo collaborando con la polizia per fornire il nome dei responsabili”. A dirlo è Nicola Rovito, dirigente della compagine calcistica altopolesana il giorno dopo il brutto episodio di Oca Marina, dove, domenica, nel corso del match tra Zona Marina e Sampietrese, lo scoppio di una bomba carta, lanciata probabilmente da un sostenitore altopolesano, ha causato lo svenimento di due tifosi locali, un uomo e una donna.

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“Innanzitutto - dice appunto il dirigente - vorrei evidenziare che la società Sampietrese condanna fermamente quanto accaduto. L’ha già fatto il presidente con un intervento sui social e lo faremo, per le vie formali, nei confronti alla società Zona Marina”. Quindi, Rovito precisa: “Il petardo, o la bomba carta come la si vuol chiamare, non è stato lanciato verso i tifosi ospiti ma in un’area isolata, a destra della tribuna, dove era presente il signore che si è sentito male. Lì - aggiunge - c’eravamo io e una coppia, marito e moglie, genitori del nostro portiere. Il botto c’è stato: lo scoppio è avvenuto a cinque-sei metri dalla persona coinvolta, fortunatamente io l’ho visto arrivare e ho fatto in tempo a tapparmi le orecchie mentre il signore era di spalle e non ha potuto vederlo. Capisco quindi il suo spavento”. “Lì per lì sembrava confuso - dice ancora il dirigente altopolesano - ma si è ripreso abbastanza in fretta”.

Dunque, per Rovito è “una sola la persona coinvolta, e non due”. Di “due tifosi che hanno perso i sensi allo scoppio dell’ordigno” ha parlato invece la società Zona Marina.

“La versione di quanto accaduto è questa - ribadisce però il dirigente altopolesano Nicola Rovito - e ritengo che la Sampietrese ritengo sia parte lesa in questa vicenda. Stiamo collaborando per far sì che il nome o i nomi dei responsabili vengano trasmetti alla polizia di Adria”.

Nicola Rovito, in ogni caso, vuole chiudere qui l’episodio: “Aspettiamo e vediamo come si svilupperà la questione sui diversi fronti, quello sportivo e quello delle responsabilità. La Sampietrese alzerà ulteriormente il livello di attenzione nei confronti dei propri tifosi, tutti giovanissimi, che la domenica portano il sano esercizio del tifo ai limiti della maleducazione. Questo è quello che possiamo fare e lo faremo sempre con maggiore determinazione. La Sampietrese è società che ama lo sport, quello vero, sano, educativo e pulito, per noi il calcio è festa e così vogliamo continui ad essere per noi e per i nostri avversari di turno”.

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