“Minacciata con un proiettile”

Una cartuccia da caccia trovata nella cassetta delle lettere. Un messaggio che è molto difficile equivocare. Un episodio gravissimo, quello subito da Gabriella Gibin, attivista animalista, referente del Coordinamento per la tutela dei diritti degli animali.

“Questa mattina (domenica mattina per chi legge, ndr) ho trovato questo bossolo all'interno della mia cassetta della posta - racconta - Poche settimane fa avevo scritto un commento su un post del quotidiano online La Voce di Rovigo che parlava della presenza dei lupi sul territorio del Bassopolesine e del fatto che uno di loro avrebbe attaccato il cane di un cacciatore all'interno di un campo di mais”.

Un post nel quale Gibin lanciava anche l’allarme su possibili azioni di bracconaggio contro i lupi.

“Successivamente - racconta - sono venuta a conoscenza che ciò che avevo scritto ha dato molto fastidio ad alcuni cacciatori, che si sarebbero confrontati nei loro gruppi whatsapp, utilizzando parole pesanti e minacciose nei miei confronti, nei confronti della mia famiglia e dei miei animali. Siamo veramente arrivati a questo? Siamo arrivati al punto di non essere liberi di esprimere un'opinione sulla base di dati provati, per la paura che alcuni di questi personaggi si permettano di compiere gesti intimidatori? Se voi andate al bar, e parlate delle vostre attività di bracconaggio e vi vantate di aver creato un gruppo per cercare di uccidere animali di specie protette, secondo voi la gente può tacere? No cari signori”.

“Facendomi trovare questo bossolo avete dimostrato chiaramente quanto siete vigliacchi e codardi. Volevate discutere con me? Bastava suonare il campanello e io mi sarei confrontata con voi e invece vi nascondete dietro ad atti intimidatori e violenza psicologica”.