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Trump riaccende le trivelle in Alaska

Artico come nuovo campo di battaglia energetico

Artico come nuovo campo di battaglia energetico

L’amministrazione di Donald Trump ha deciso di rilanciare le trivellazioni nel cuore dell’Arctic National Wildlife Refuge, una delle ultime aree incontaminate del pianeta, santuario di biodiversità e casa millenaria delle comunità indigene Gwich’in.

La notizia è arrivata durante l’Alaska Day, quando il dipartimento dell’Interno guidato da Doug Burgum ha annunciato la ripresa del progetto che giaceva fermo dal 2017. Per Washington si tratta di un passo nella strategia della “supremazia energetica americana”, una visione che punta a trasformare gli Stati Uniti in potenza autosufficiente e leader mondiale nella produzione di combustibili fossili. 

Nel Refuge, grande quanto l’Irlanda, vivono caribù, aquile e foche, in equilibrio fragile con un ecosistema che si scioglie sotto l’effetto del riscaldamento globale. Per i Gwich’in, le trivelle rappresentano una profanazione: la “coastal plain” è la terra sacra dove nasce la vita del branco, dove l’uomo deve limitarsi a osservare, non a scavare.

Trump torna così a evocare il suo vecchio mantra, “Drill, baby, drill”, ignorando il peso delle nuove evidenze scientifiche e le temperature record che stanno trasformando l’Artico in un epicentro della crisi climatica. La sua scelta è più politica che industriale: un gesto simbolico per ribadire il primato del potere economico sulla tutela ambientale. Ma non tutti sono pronti a seguirlo. Le aste del 2021 per le concessioni petrolifere andarono quasi deserte, segno che le grandi compagnie temono rischi troppo alti e un futuro incerto, ostaggio di elezioni e proteste.

L’ironia è che anche il successore di Trump, Joe Biden, ha lasciato il segno nel suolo gelato dell’Alaska. Con il progetto Willow, approvato nel 2023, la Casa Bianca democratica ha dato luce verde a un altro grande piano di estrazione nella National Petroleum Reserve, confermando che il dilemma energetico statunitense non conosce partiti.

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