VOCE
elezioni regionali 2025
28.10.2025 - 07:00
Dalla difesa dal consumo di suolo alla guerra al granchio blu, passando per acqua ed energia: un confronto aperto è andato in scena ieri al Pala Geox fra Alberto Stefani per il centrodestra, Giovanni Manildo per il centrosinistra e Marco Rizzo di Democrazia Sovrana Popolare, invitati dalla Coldiretti a confrontarsi sul terreno dell’agricoltura su una vera e propria piattaforma programmatica in dieci punti: filiere forti, veneto competitivo; agricoltura multifunzionale e cibo sano; mare e laguna per una pesca sostenibile; energia pulita, suolo protetto; territorio vivo e selvatici sotto controllo; acqua, risorsa da trattenere; burocrazia leggera, agricoltura efficiente; credito accessibile per imprese economicamente solide; giovani protagonisti del futuro rurale, prevenire i rischi, proteggere il reddito.
Di fronte a duemila agricoltori arrivati da tutta la Regione ai candidati è stato presentato ufficialmente “Il Veneto che vogliamo”, documento programmatico redatto per la XII legislatura con il quale l’organizzazione agricola si rivolge al prossimo Governatore del Veneto.
I tre candidati sono saliti sul palco, accolti dal presidente di Coldiretti Veneto e della provincia di Rovigo Carlo Salvan e dal direttore Marina Montedoro, mentre a moderare il dibattito è stato il vicedirettore del Tg5, Giuseppe De Filippi, che ha aperto il confronto con alcune domande di attualità. Sul palco anche i presidenti delle federazioni provinciali venete, insieme ai rappresentanti di giovani, donne e senior di Coldiretti Veneto. In platea parlamentari, assessori e consiglieri regionali uscenti e candidati di ogni schieramento.
“Il Veneto che vogliamo - ricorda Salvan - è una regione che riconosca il valore strategico dell’agricoltura per l’economia, per la salute dei cittadini, per la qualità dell’ambiente e per la coesione sociale. Vogliamo costruire, assieme alla politica, una visione condivisa che metta al centro la terra e la comunità. Alla politica chiediamo due cose: il coraggio delle scelte e risorse adeguate per il comparto agricolo. Chiediamo maggiori risorse per l'agricoltura veneta, perché quelle stanziate finora sono insufficienti, e un assessorato forte, con il quale siamo pronti a collaborare. In un contesto globale segnato da crisi climatiche, economiche e sanitarie, l’agricoltura veneta si propone come modello di innovazione sostenibile, capace di coniugare tradizione e futuro".
"Siamo la seconda economia agricola d’Italia, dopo la Lombardia, ma probabilmente la prima per varietà di produzione, 60mila imprese in larga parte da noi rappresentate, coltivano 800mila ettari e danno lavoro decine di migliaia di occupati. Generiamo oltre 8,5 miliardi euro di valore, siamo la prima regione d’Italia per dop economy e per percentuale di spesa dello sviluppo rurale. Abbiamo bisogno della Regione al nostro fianco, ne abbiamo bisogno velocemente e con strumenti operativi concreti. Non possiamo e non vogliamo delocalizzare, siamo qui, vogliamo restare qui e faremo l’impossibile per le nostre aziende e le nostre famiglie”.
Coldiretti, ha poi rimarcato, “si pone davanti a voi con un pacchetto di proposte serie e concrete: ci aspettiamo di programmarle e pianificarle assieme, con la forza della nostra rappresentanza e delle nostre idee. E’ il momento di pianificare con visione e responsabilità il futuro del settore: filiera corta, rispetto della biodiversità, valorizzazione della distintività delle nostre produzioni, difesa del suolo ed educazione alimentare diventino priorità condivise. I nostri valori sono chiari: trasparenza, legalità, sostenibilità. Su questi principi chiediamo al futuro governatore di costruire insieme a noi un nuovo patto per il Veneto che guardi al futuro, ma che affondi le sue radici nella nostra terra fertile e generosa coltivata e custodita dagli agricoltori”.
Manildo ha rimarcato: “Agricoltura è identità e futuro sostenibile. Serve un fondo per gli eventi eccezionali e un’alleanza con la Regione”. Da parte sua, Rizzo ha evidenziato: “Risorse ai trattori, non ai carri armati. La Regione sia al fianco degli agricoltori, non delle multinazionali”.
Stefani, invece, ha sottolineato: “Gli agricoltori sono custodi del territorio. No al taglio della Pac, sì a fondi mutualistici e sostegno al credito”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE 