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Nuova zona rossa, ma non dicono dove

La decisione per la sicurezza in città

Nuova zona rossa, ma non dicono dove

Decisa la “proroga” del provvedimento prefettizio, durata e aree interessate in un’imminente ordinanza

Si va avanti con la zona rossa con una “proroga” di quella che era stata istituita a partire dal primo di agosto e che terminerà domani. Ora ne sarà istituita una nuova, probabilmente per coprire le prossime festività, con un perimetro rimodulato sulla base di quanto emerso da segnalazioni e valutazioni delle forze dell’ordine.

Su durata e aree interessate dal nuovo provvedimento, però, c’è ancora riserbo, sarà un’ordinanza apposita a definire questi aspetti fondamentali. Che prevederà nuovi controlli rafforzati in alcune aree del territorio comunale, secondo quanto prevede l’articolo 2 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, ovvero che il prefetto, nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica, ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica.

Un provvedimento, dunque, “dettato da urgenza” e “indispensabile per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica”, che sarà firmato dal prefetto sulla base di quanto emerso nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri e, come si spiega nella sintetica nota diramata dalla prefettura, “nella quale è stata concordata l’opportunità di adottare ulteriori misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio del capoluogo, mediante adozione di una nuova ordinanza prefettizia ai sensi dell’articolo 2 Tulps, che individua aree a controllo rafforzato del territorio cittadino, con decorrenza dal 1 novembre 2025”.

Nella nota della prefettura si spiega che “l’ordinanza, analogamente a quella adottata lo scorso 31 luglio, prevede il divieto di stazionamento, e il conseguente allontanamento, dei soggetti che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolarne la libera e piena fruibilità di quelle aree, e che risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per uno o più reati di particolare allarme sociale e impatto sull’ordine e la sicurezza pubblica. Scopo del provvedimento è quello di conferire maggiore efficacia ed incisività ai controlli delle Forze dell’ordine, nel contesto del più ampio ventaglio di interventi concordati nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in una prospettiva integrata e pluridisciplinare”.

Ma cosa sono le “zone rosse”, termine che in realtà non si trova nella normativa ma ormai di uso comune? Sono aree a “sorveglianza rafforzata” nelle quali è possibile vietare l’accesso a soggetti ritenuti un pericolo per la sicurezza pubblica. Nell’ordinanza del 31 luglio scorso, è previsto “il divieto di stazionare nelle zone cittadine così come individuate ai soggetti, anche minori purché ultraquattordicenni, che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria” In particolare, per i reati legati a spaccio e detenzione di droga, danneggiamento, devastazione e saccheggio, rissa, percosse, lesioni, violenza sessuale, furto con strappo, rapina, invasione di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi e porto di armi od oggetti atti ad offendere”.

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