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Si strappa il braccialetto elettronico e la uccide a coltellate

Un altro terrificante femminicidio

Si strappa il braccialetto elettronico e la uccide a coltellate

È stato arrestato nella notte tra lunedì e martedì Reis Pedroso Douglas, 41 anni, cittadino brasiliano, accusato di aver ucciso la compagna Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, 33 anni, nella loro abitazione di Castelnuovo del Garda, nel Veronese. La donna, anche lei di origini brasiliane, è stata trovata senza vita nella mattinata di martedì 28 ottobre, colpita da numerose coltellate.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda, l’uomo avrebbe chiamato il 112 intorno a mezzanotte, manifestando intenti suicidi. Dalle sue ammissioni è poi emerso quanto accaduto: i militari hanno raggiunto l’abitazione e rinvenuto il corpo della vittima. Il coltello utilizzato per l’aggressione è stato trovato all’interno della vettura di Pedroso. L’omicidio, avvenuto in un contesto di violenza domestica già nota alle autorità, è descritto dagli inquirenti come "commesso con un numero imprecisato, ma comunque smisurato di coltellate".

Jessica Stappazzollo viveva con l’uomo da circa un anno e mezzo. In passato aveva denunciato maltrattamenti domestici, salvo poi ritirare la querela. Proprio a causa di quel clima familiare teso, la donna aveva perso l’affidamento della figlia nata da una precedente relazione.

Il 41enne era già noto alle forze dell’ordine e sottoposto dal 23 aprile scorso a un divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri. A maggio gli era stato installato un braccialetto elettronico, mentre a Jessica era stato consegnato l’apparato ricevitore per eventuali segnalazioni.

Al momento dell’arresto, tuttavia, Pedroso non indossava più il dispositivo. I carabinieri hanno scoperto che l’apparato consegnato alla vittima era stato nascosto nel garage dell’abitazione della madre dell’uomo, a Ponti sul Mincio. Sono in corso accertamenti per stabilire quando e dove il dispositivo sia stato rimosso.

Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Carabinieri di Verona, Claudio Papagno, l’uomo "appariva in stato confusionale, sotto effetto di alcol e droga". In un primo momento avrebbe anche dichiarato di aver ucciso la compagna due giorni prima, ma le prime analisi medico-legali indicherebbero un decesso più recente.

La Procura di Verona ha confermato che Pedroso era già imputato per maltrattamenti, lesioni e violenze sessuali, commessi tra l’agosto 2024 e l’aprile 2025, anche ai danni della stessa Jessica. A dicembre 2024 era stato indagato per abusi su un’altra donna e per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Il 21 aprile di quest’anno era stato arrestato in flagranza per una nuova aggressione alla compagna: l’aveva spinta a terra, trascinata per i capelli e colpita con pugni e con le chiavi dell’auto. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice aveva disposto la misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Alcuni amici della vittima, non riuscendo a contattarla da sabato, avevano lanciato l’allarme. La mattina di martedì i militari hanno fatto la tragica scoperta: Jessica era riversa a terra nella casa di Castelnuovo, colpita da decine di fendenti. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del Ris, incaricati dei rilievi scientifici.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    29 Ottobre 2025 - 09:51

    Paghiamo 11milioni/anno per la gestione dei braccialetti eletronici,tutti a carico della collettività'..e uno se lo leva come fosse un orologio,ammazza,e poi le rimette..siamo in italia!!

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