VOCE
L’ANNIVERSARIO
31.10.2025 - 18:14
Se il Polesine ha potuto rialzarsi dal ’51, lo si deve anche a loro: piccoli come tagliandi, grandi come speranze, a salvare i risparmi dai materassi, da 150 anni ci pensano i libretti postali, da 100 i buoni fruttiferi. Dei 1.764.418 libretti registrati in Veneto, con un valore stock di 7.863.725.289,27 miliardi di euro, la provincia di Rovigo ne conta ben 101.778 mila, per un valore che si stabilizza sui 540.344.316,48 milioni ponendosi, in relazione al numero di abitanti, appena sotto Belluno e gli altri capoluoghi, tra i quali primeggia Treviso, con 320.711 mila libretti totali.
Questi i dati presentati nel corso della cerimonia che si è tenuta alla “Nuvola” dell’Eur della capitale per celebrare il traguardo del secolo e mezzo di due strumenti, nati nel passato, ma con i quali Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti guardano al futuro. Da quel centesimo di lira partito nel lontano 1875, alle valute attraverso il digitale: a stare al passo sono i numeri dei libretti di minori. Nel rodigino sono 4.416 mila, ma in generale, tutta la regione su questo si aggiudica un bronzo su scala nazionale.
A dare il via all’appuntamento, l’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (insieme ai ministri Giorgetti e Urso, i presidenti di Cdp e Poste Italiane, Giovanni Gorno Tempini e Silvia Maria Rovere; gli amministratori delegati Dario Scannapieco e Matteo Del Fante; oltre al direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco) e di ben 200 sindaci da tutta Italia.
A rappresentare il Veneto, anche una folta delegazione rodigina: dall’Alto fino al Basso Polesine, tanti i primi cittadini e gli amministratori giunti nell’Urbe per esserci a un momento così fondamentale, quanto utile.
Sono circa 27 milioni i sottoscrittori di buoni e libretti postali per un ammontare, stimato al 30 giugno 2025, di 320 miliardi di euro. Nel Polesine, i buoni hanno la meglio: su 238.588 mila abitanti, sono 174.307 mila, per un valore stock che raggiunge i 1.101.931.762,81 miliardi di euro.
“L’ufficio postale è un presidio importantissimo, specie dopo le ultime chiusure delle filiali bancarie – ha commentato Lucia Ghiotti, nella veste di sindaco di Salara e consigliere provinciale – Poste è un presidio per noi, tra denatalità e invecchiamento è sempre più difficile garantire servizi ai cittadini nei piccoli centri, per questo è fondamentale l loro presenza”.
Sulla stessa linea anche Moreno Gasparini, sindaco di Loreo: “L’ufficio postale rimane un punto di riferimento rimane nell’intimo della nostra cultura, servizi del cittadino fondamentali anche come luoghi di incontro e aggregazione sociale. Ha parlato anche dell’importanza del progetto Polis, l’iniziativa di Poste per contribuire al rilancio sociale nei 7mila comuni con meno di 15mila abitanti, il primo cittadino di Ceregnano, Egisto Marchetti, insieme a quello di Villanova Marchesana Maurizio Cagnoni: “Essendo anche dipendente di Poste, sono orgoglioso di lavorarci: alla luce della chiusura di filiali di banche nei nostri comuni, avere un ufficio postale per accedere anche a tutti i servizi che, proprio da 150anni, ci permettono di risparmiare. Risparmiare è fondamentale”. Si è detta orgogliosa il sindaco di Castelnovo Bariano, Monica Ferraccioli: “Per i due uffici nel paese, che incentivano il risparmio in modo semplice insieme a tutti gli altri servizi”, insieme all’amministratore di Cavarzere, Pierfrancesco Munari. Un servizio, ha concluso Mattarella poco prima della fine della cerimonia, fatto con “capillarità e innovazione, hanno caratterizzato e caratterizzano, positivamente, ancora oggi, il servizio che viene reso ai risparmiatori, grazie alla rete di servizi garantiti anche in centri minori e a cui non è estraneo il Progetto Polis, a fronte di fenomeni di desertificazione bancaria”. E scorrendo negli occhi, come ha aggiunto il capo dello Stato, una Anna Magnani alle prese con il libretto postale, tra sbuffi romaneschi e un’intrinseca voglia di continuare a vedere un futuro, immancabile pensare ai nonni del passato, speranzosi in due enti, oggi come ieri.
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frank1
01 Novembre 2025 - 08:30
ve lo ricordate tale mario monti? lìeuropeista convinto,messo li da tale napulitano..ebbene il "genio" europeo non ha trovato di meglio che taassare i risparmi degli italiani..tutti,ma lasciando le aliquote agevolate per quelli postali...osceno è dir poco...e l'eroe del muto della foto,ha menzionato questa disparita'???? hai volgia!!
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