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la ricorrenza

Domani il giorno dei cari estinti

Per il 2 novembre

Domani il giorno dei cari estinti

Era il 998 quando l’abate Odilone di Cluny rese obbligatorio, nei monasteri a lui sottoposti, il ricordo dei defunti il 2 novembre: puntualissima come ogni anno, la commemorazione arriva anche in Polesine. Mazzi di fiori, una sistemata silenziosa e poi un momento intimo con i propri cari per una tradizione sentita che verrà celebrata solennemente domani pomeriggio dal vescovo della diocesi, Pierantonio Pavanello.

Appuntamento, insieme ai parroci della città, alle 15 nel campo primo al sacrario militare del cimitero del capoluogo per la messa con le autorità, la benedizione delle tombe contenute nel camposanto e la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti, alle norme consuete, nell'anno del Giubileo. Un momento carico di significato che segue gli appuntanti del vescovo nei giorni scorsi: giovedì 31 sera ha infatti iniziato la visita pastorale nel vicariato di Lendinara con l’eucarestia al santuario del Pilastrello, mentre questa mattina, in occasione della solennità di tutti i Santi, celebrerà alle 10.30 nella Cattedrale di Adria e alle 19 in Duomo a Rovigo.

Tra chi ha visitato le lapidi in questi momenti chi, invece, deciderà di approfittare delle due giornate festive, a ridosso dell’inizio della nuova settimana, l’affluenza agli esercizi dei fiorai conferma i numeri: in testa i crisantemi, la tipologia floreale più comune in questo periodo ma anche la richiesta di altre tipologie per rendere onore ai propri predecessori famigliari o a chi di caro non è più con noi. Ricordo e riconoscenza le due parole che si intrecciano tra la ghiaia dei cimiteri in queste ore.

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