VOCE
CRONACA
01.11.2025 - 06:00
Da oggi in Francia il sesso senza consenso è stupro. Lo prevede la nuova legge approvata in via definitiva dall’Assemblea nazionale, che modifica il codice penale francese introducendo un principio chiaro: non serve più dimostrare la violenza o la coercizione, basta l’assenza di consenso.
Un cambiamento epocale, arrivato dopo il caso di Gisèle Pelicot, la donna drogata e violentata per anni dal marito e da decine di uomini, la cui storia ha sconvolto l’opinione pubblica e spinto il Parlamento a intervenire. Il testo è passato con 327 voti favorevoli e 15 astensioni.
La norma definisce il consenso come «libero, informato, specifico, preventivo e revocabile».
Significa che può essere ritirato in qualsiasi momento e che non può mai essere dato per implicito. «Non dire sì vuol dire no. Dire sì per paura vuol dire no. L’unico sì che vale è un sì libero»,
ha dichiarato la senatrice Mélanie Vogel durante il dibattito.
La legge chiarisce inoltre che il consenso non può essere dedotto dal silenzio o dalla mancanza di reazione della vittima: dev’essere espresso e inequivocabile.
Alcuni giuristi e gruppi femministi avevano criticato la prima versione della norma, temendo che la responsabilità di dimostrare lo stupro ricadesse solo sulla vittima.
Per evitare questo rischio, il Consiglio di Stato ha aggiunto una precisazione: «Non c’è consenso se l’atto sessuale è commesso con violenza, coercizione, minaccia o sorpresa, qualunque sia la loro natura».
Rimane contraria l’estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen, che parla di “testo ideologico”.
Nel nostro Paese il termine consenso non compare nella definizione di violenza sessuale. L’articolo 609-bis del Codice penale parla solo di atti commessi con violenza, minaccia o inganno.
Nel 2024 la deputata Laura Boldrini (Pd) ha depositato una proposta di legge per aggiungere la dicitura “senza consenso”, dopo diversi casi giudiziari in cui la mancata reazione della vittima era stata interpretata come accettazione.
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