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ELEZIONI REGIONALI

Prando: “Più agenti e videosorveglianza”

Prando: “Cresce la percezione di insicurezza: servono strumenti adeguati, coordinamento e risorse”

Prando: “Più agenti e videosorveglianza”

Luca Prando, candidato alle regionali

Prando: “Cresce la percezione di insicurezza: servono strumenti adeguati, coordinamento e risorse”

“Il Polesine sta vivendo una fase delicata sul fronte della sicurezza. Negli ultimi mesi si è registrata un’intensificazione di furti e rapine, mentre in diversi Comuni si moltiplicano episodi di molestie, ubriachezza e aggressioni. E’ una realtà che preoccupa cittadini e amministratori e che richiede una risposta seria, fatta di strumenti adeguati, coordinamento e risorse”. Ed esprimere questa preoccupazione è Luca Prando, sindaco di Lusia e candidato alle prossime elezioni regionali nella lista di Fratelli d’Italia

“La nostra - rimarca Prando - è una terra fondata su piccole e medie imprese, sull’agricoltura e su comunità abituate alla laboriosità e alla convivenza pacifica. Tuttavia, in molti paesi la percezione di insicurezza cresce. Questo accade anche perché la presenza delle forze dell’ordine e della polizia locale è oggi discontinua, anche a causa della carenza di personale, una condizione che lascia scoperti i momenti più critici della giornata e fa sentire soli i cittadini, soprattutto nelle aree più periferiche”.

Il primo cittadino di Lusia, poi aggiunge: “Da sindaco so quanto sia difficile per i Comuni affrontare da soli questa sfida. Per questo credo che sia necessario un progetto condiviso, capace di mettere in rete le risorse e di usare in modo intelligente la tecnologia. Penso a un sistema provinciale centralizzato di videosorveglianza, che colleghi gli impianti già attivi nei vari Comuni e li renda interoperabili con le centrali operative delle forze dell’ordine. Una rete unica che consenta di monitorare in tempo reale gli accessi al territorio, le zone industriali, i centri abitati e le aree rurali più isolate, integrando telecamere intelligenti, lettori targhe e sistemi di allarme automatico. Il Polesine, proprio per la sua conformazione geografica, la sua bassa urbanizzazione, potrebbe diventare la sede ideale per un progetto pilota che la Regione potrebbe testare per poi estenderla in tutto il Veneto”.

Ma, aggiunge ancora Prando, “la sicurezza non si costruisce solo con le telecamere. Serve una presenza costante sul territorio, un servizio di polizia locale continuativo, con turni serali e festivi, capace di intervenire nelle situazioni di degrado urbano, di controllare gli spazi pubblici e di supportare i cittadini nei momenti di difficoltà. I piccoli Comuni non possono più essere lasciati soli. La Regione Veneto deve promuovere e sostenere forme di collaborazione sovracomunale stabili, in grado di garantire un presidio reale e duraturo”.

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