Cerca

SCUOLA

Dimenticatevi la gita

Nuove regole sugli appalti

Dimenticatevi la gita

Nelle scuole italiane il calendario delle gite scolastiche è fermo al palo. La scadenza della deroga concessa dall’Autorità nazionale anticorruzione lo scorso maggio ha riportato gli istituti nel pieno delle procedure del Codice degli appalti, imponendo gare pubbliche per i viaggi che superano una certa soglia economica. Una svolta amministrativa che sta rallentando la programmazione di uscite didattiche, stage linguistici e scambi culturali, con ricadute pesanti anche sul settore turistico.

La nuova rigidità burocratica impone alle scuole che superano il tetto di spesa di rivolgersi a centrali di committenza qualificate, poiché gli uffici scolastici regionali incaricati di supportarle non sono ancora operativi. Personale in formazione e piattaforma Consip non disponibile fino al 2026 creano un vuoto gestionale che blocca le iniziative mentre le scuole dovrebbero pianificare l’anno formativo.

A complicare il quadro c’è l’effetto sui costi. Il coinvolgimento di centrali appaltanti comporta spese aggiuntive, destinate inevitabilmente a ricadere sulle famiglie. Per molti studenti, soprattutto nei licei linguistici e turistici, i viaggi formativi rischiano di diventare un lusso. Il prezzo di uno stage all’estero, già oggi compreso tra 700 e 1.200 euro, potrebbe salire ulteriormente.

Un parziale sollievo arriva dall’interpretazione aggiornata dell’Anac, che ha innalzato la soglia per la gestione autonoma degli istituti a 221 mila euro. Una decisione che evita il blocco per molte scuole, ma non per quelle con una programmazione intensiva e costi complessivi più elevati, che dovranno comunque ricorrere a procedure complesse e lente.

Le organizzazioni del settore turistico parlano di crollo delle prenotazioni e denunciano tempi incompatibili con la stagionalità dei servizi e un sistema pensato per esigenze diverse da quelle educative. L’allarme riguarda anche la possibile uscita dal mercato delle agenzie specializzate e un ulteriore aumento dei costi per le famiglie.

Sindacati e rappresentanti del mondo scolastico chiedono al governo un intervento rapido: c’è chi sollecita una nuova deroga fino all’entrata in funzione della struttura di supporto, e chi chiede che gli uffici scolastici regionali assumano da subito un ruolo attivo come stazioni appaltanti. Senza correttivi, avvertono le scuole, il rischio è quello di un altro anno di gite congelate e opportunità formative ridotte.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400