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Banca dati interforze

I reati sono in aumento del 5%

Indice di criminalità, il Polesine scala sette posizioni e si piazza al 49esimo posto in classifica

I reati sono in aumento del 5%

Il Polesine scala altre sette posizioni e si piazza al 49esimo posto nella classifica dell’indice di criminalità. E salire, in questa classifica, non è un buon segno, perché significa che aumentano i reati. Si tratta, infatti, delle statistiche della banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, fornite in esclusiva al Sole 24 Ore.

Infatti i reati denunciati nel 2024 in provincia di Rovigo sono stati 7.403, 3.260,5 ogni 100mila abitanti, il +5,26% in più rispetto al 2023 quando erano stati 7.033, con un netto peggioramento rispetto alla ben più lusinghiera 73esima posizione della classifica relativa al 2022, con 6.424 denunce, ovvero 2.804,1 ogni 100mila abitanti. A livello nazionale, I reati segnalati nel 2024 sono stati 2,38 milioni, l’1,7% in più rispetto al 2023, in aumento del 3,4% sul 2019.

Vero è che in Veneto fanno comunque peggio Venezia, addirittura ottava, Verona 19esima, Padova 28esima, ma fanno invece meglio Vicenza, 51esima, Belluno, 96esima, e Treviso, in una roboante posizione 101.

La “croce” polesana restano i furti, con la decima posizione su scala nazionale con 402,6 denunce ogni 100mila abitanti nel corso del 2024, seconda in Veneto solo a Padova, quarta con 432,5, mentre sul podio ci sono Pisa, Como e Monza. In totale i furti in abitazione denunciati in Polesine nel corso dell’anno scorso sono state 914. Ovvero oltre due furti e mezzo di media al giorno, cinque ogni due giorni. In realtà, rimanendo sui furti, per le altre tipologie Rovigo non sembra essere messa poi così male, con 2.942 denunce e la 48esima posizione. In particolare, è 77esima per furti con strappo, 14 denunce, 43esima per furti con destrezza, 222 denunce, 81esima per furti di autovetture, 71 denunce.

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Ai furti in abitazione si aggiungono anche le rapine in abitazione, dieci quelle denunciate nel 2024, che valgono la 17esima posizione nella classifica nazionale. Alta anche la posizione per quanto riguarda le rapine negli uffici postali, 14esima, seppur si sia trattato dio un solo caso. Mentre con zero rapine in banca, il Polesine è comunque in 90esima posizione, in compagnia di svariate altre province. In 75esima posizione, invece, per le rapine in pubblica via con 17 denunce.

Confortante, invece, la posizione 104, terzultima in Italia, per denunce legate agli stupefacenti, 44 in tutto, e solo 28 per spaccio, che valgono la posizione 105. Molto meno lo è il numero delle segnalazioni all’autorità giudiziaria per quanto riguarda le fattispecie di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, 17 denunce e 19esima posizione nazionale. ma, in questo caso, il numero alto significa anche una maggiore capacità delle forze dell’ordine di intercettare gli autori di questi reati.

Assenti usura e contrabbando, non sono poi tante nemmeno i casi di lesioni dolose, 23 denunce, 74esima posizione.

Tante, invece, le denunce per incendio, 18, che valgono al Polesine la 18esima posizione, soprattutto se si considera che nel 2023 erano state zero, seppur siano solo 9, con l’85esima posizione, quelle per danneggiamento seguito da incendio.

E se le denunce per danneggiamenti sono state invece 829, con la 66esima posizione nella classifica generale, tante le segnalazioni per estorsioni, 46, con la 39esima posizione.

Infine, per ultime ma non ultime, le truffe e frodi informatiche che sono uno dei reati più ricorrenti fra Adige e Po, con ben 1.293 denunce in un anno, 3,5 al giorno, che valgono la 18esima posizione. Non lontanissime, però, dalle 1.223 del 2023.

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