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veneto
04.11.2025 - 08:15
Sono stati ritrovati nella mattinata di lunedì 3 novembre i resti di Valter Figallo, il professore di Cadoneghe (Padova) scomparso nel marzo 2023. A fare la scoperta, durante un intervento di pulizia dell’area tra la ferrovia e l’Ecocentro di via Garibaldi a Peraga di Vigonza, sono stati alcuni operatori di Rete Ferroviaria Italiana.
Tra la vegetazione, gli addetti hanno notato uno scheletro umano e hanno immediatamente allertato le autorità. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polfer, la Scientifica, il medico legale e i vigili del fuoco, che hanno isolato la zona. Accanto ai resti sono stati trovati alcuni effetti personali – una collanina, una scarpa, la fede nuziale e un orologio – che hanno permesso un primo riconoscimento, poi confermato dai familiari.
Figallo, 74 anni, era un insegnante molto conosciuto e apprezzato. Si era allontanato da casa il 28 marzo 2023 per una passeggiata lungo l’argine del Brenta e non era più rientrato. Da tempo soffriva di una forma di demenza fronto-temporale che ne aveva compromesso la lucidità. Nonostante le ricerche proseguite per mesi in tutto il Padovano, di lui non si erano più avute notizie.
Il pubblico ministero di turno ha disposto l’autopsia all’Istituto di medicina legale di Padova per accertare le cause del decesso. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, anche se la più probabile resta quella di un incidente: l’uomo potrebbe essere caduto nella scarpata o essere stato urtato da un treno mentre camminava lungo i binari. Solo gli esami medico-legali potranno chiarire la dinamica e la data esatta della morte.
La scoperta ha profondamente colpito la comunità di Cadoneghe, dove il professore era molto conosciuto. Sul luogo del ritrovamento è arrivato anche il sindaco di Vigonza, Gianmaria Boscaro, che ha spiegato come l’area fosse in fase di pulizia dopo anni di richieste al gestore ferroviario: "Mai avremmo immaginato una scoperta così tragica", ha dichiarato.
La moglie, Rosanna Canton, attendeva notizie da oltre due anni. Raggiunta dalla telefonata del figlio, è stata informata del ritrovamento. "Sentivo che non era più vivo, ma sapere che l’hanno trovato è comunque uno choc", ha raccontato. Accanto ai resti sono stati trovati i monili che portava sempre con sé: la fede, un pendente a cuore e una piccola pietra, oggetti che hanno consentito il riconoscimento.
Dopo l’autopsia, la famiglia potrà finalmente celebrare il funerale, chiudendo un’attesa durata due anni e mezzo. "Si è chiuso un cerchio – ha detto la moglie – Ora potremo dargli un luogo in cui portare un fiore".
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