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La segnalazione

“In carcere situazione allarmante”

Sovraffollamento e gravi carenze di organico e ora arriva il nuovo padiglione da 70 posti

“In carcere situazione allarmante”

“A breve partiranno i lavori per il nuovo padiglione previsto dal Pnrr che dovrebbe ospitare altri 70 detenuti, ma la situazione nel carcere di Rovigo in questo momento è pesantissima a causa delle carenze di organico, è forse la più pesante fra tutte le carceri del Nordest, con gli agenti costretti a straordinari quotidiani ed a rinunciare ai turni di riposo”. Ad accendere i riflettori sulla situazione della casa circondariale di Rovigo è Nicolino Budano, segretario regionale del Veneto della Uilpa polizia penitenziaria che venerdì, insieme a Antonio Cifelli, segretario regionale Uilpa polizia penitenziaria del Trentino Alto Adige e ad un gruppo di delegati, ha effettuato un sopralluogo nella struttura inaugurata nel 2016, confrontandosi con il personale in servizio e con il direttore Mattia Arba.

I numeri sono eloquenti: la capienza regolamentare del carcere è di 209 posti, ma attualmente ospita di 273 detenuti, la pianta organica prevede 175 agenti, invece ce ne sono 141. Quindi, 64 detenuti in più del massimo previsto e 34 agenti in meno rispetto a quanto previsto dalla pianta organica “a regime”. “Che, fra l’altro, è già sottodimensionata rispetto alle reali necessità che ha una struttura come questa, che ospita anche detenuti di Alta sicurezza di terzo livello”. Ovvero detenuti per reati di associazione di stampo mafioso, con eccezione di quelli del regime del 41 bis, i vertici del narcotraffico, i sequestratori di persona e simili. Insomma, detenuti che necessitano di sorveglianza particolare. Che sono quasi la metà del totale. E se è vero che un anno fa è arrivata la tanto invocata “riclassificazione” della struttura, al livello due, sembra che sdul fronte degli agenti i problemi permangano.

“Le carenze di personale a Rovigo - rimarca Budano - sono veramente ‘storiche’: da quando è stato aperto non è stato mai adeguato il personale, neanche al decreto ministeriale, che è comunque da rivedere perché sottodimensionato: quindi chi è in servizio si trova a fare quotidianamente straordinari, che dovrebbero essere, appunto, straordinari, invece sono la regola, otto ore invece di sei tutti i giorni. E addirittura molte volte viene anche revocato il riposo settimanale, quindi un diritto, proprio a causa delle difficoltà di copertura dei turni, anche se abbiamo constatato che il direttore sta facendo di tutto per far funzionare, diciamo, la macchina della giustizia che a Rovigo fa molta fatica visto la grave carenza di personale. Carenza che rischia di aggravarsi con l’apertura del nuovo padiglione: il direttore ci ha confermato che è imminente l’inizio dei lavori e che il nuovo padiglione, prefabbricato, sarà pronto entro 18 mesi da oggi”. Anche perché, essendo finanziato dal Pnrr, deve rispettare scadenze precise. Il via ai lavori sembra dunque essere a un passo: “Il direttore ha detto che vuole avere un confronto, l’11, nel quale ci illustrerà come sarà strutturato il nuovo padiglione, che come ci ha anticipato avrà bisogno di almeno 70 unità di polizia penitenziaria. Serviranno quegli agenti, ma servono anche quelli che già mancano. E non bastano i concorsi ordinari, che servono a malapena a cooprire il turnover: servono assunzioni massicce”.

Inoltre, lamenta ancora la Uilpa, nonostante il carcere sia stato inaugurato da meno di un decennio, già emergono problemi strutturali: “Nonostante sia il carcere più nuovo che abbiamo, si vede che è mancata la manutenzione, ci sono mattonelle saltate, ma, soprattutto, si è guastata l’automazione dei cancelli”, fa notare Cifelli.

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