Cerca

L’intervista al candidato

“La voce di un sindaco in Regione”

“Le priorità per il Polesine? In primis la sicurezza, il lavoro e una sanità garantita per tutti”

“La voce di un sindaco in Regione”

E’ stato la “sorpresa” dell’ultimo minuto delle candidature per le elezioni regionali alle porte anche se il suo nome, tra voci e indiscrezioni, ha circolato per diversi giorni prima dell’ufficializzazione delle liste: Luca Prando, sindaco di Lusia ininterrottamente dal 2012, è in corsa con Fratelli d’Italia. La sorpresa è stata doppia: oltre alla candidatura in sé, Prando ha infatti accettato il posto nella lista di Fratelli d’Itali dopo aver abbandonato la Lega, partito al quale aveva aderito ufficialmente solo poco tempo prima, nel gennaio 2024.

Sindaco, la sua candidatura alle regionali con FdI è stata quasi una sorpresa. Come mai ha deciso di affrontare una competizione complessa come questa?

“Credo che diventare consigliere regionale possa essere il sogno di ogni sindaco. Ringrazio i vertici di FdI ad ogni livello dal regionale al provinciale, per la fiducia che hanno riposto in me in vista di queste elezioni regionali. Sono molto soddisfatto di essere stato candidato, per la fiducia riposta in me, nella mia esperienza amministrativa come sindaco per i risultati ottenuti in quasi 14 anni, oltre al ruolo svolto negli enti di secondo grado”.

Quali sono le difficoltà nell’affrontare una campagna elettorale come quella per le regionali?

“La mia difficoltà personale è di avere avuto e avere tutt’ora poco tempo a disposizione: in sole quattro settimane devo raggiungere i miei possibili elettori e devo far sapere in tutto il territorio provinciale che sono candidato”.

FdI è il principale partito della coalizione di centrodestra ma non mancano le tensioni interne, anche per via della crescita considerevole che il partito ha avuto negli ultimi anni. In questo quadro, lei che proviene da un’esperienza diversa come si colloca?

“Sono arrivato da poco nel partito e chiaramente sono a disposizione sia per le attività oggi legate alla mia candidatura che per le successive, quelle che arriveranno dopo il 24 novembre dopo il voto. Perché ci sarà molto lavoro da fare e per questo metto a disposizione la mia persona e anche la mia esperienza”.

Che tipo di voto si aspetta di ricevere, cioè da quali ambiti della comunità polesana?

“Grazie alla professione che svolgo da più di 30 anni come libero professionista e grazie alla mia lunga esperienza amministrativa di sindaco ho raggiunto e conosciuto molte famiglie e molte persone. Auspico il loro appoggio per un buon risultato che consenta di portare la voce di tutti loro in consiglio regionale”.

Non è la prima volta che si candida alle regionali. La prima volta è stato candidato nel 2015 con “Il Veneto del fare” con Flavio Tosi che oggi è coordinatore regionale e capolista di Forza Italia. E’ passato solo un decennio ma sembra un secolo. Quali sono le differenze tra quella esperienza elettorale e quella attuale?

“Nel 2015 ero consapevole di avere pochissime possibilità di elezione, del resto ero inserito in una lista di amministratori a supporto del candidato presidente Tosi. Oggi grazie a FdI partecipo alla corsa elettorale nella lista del maggior partito nazionale e provinciale e il mio l’impegno e lo sforzo che metteremo in campo con il mio comitato elettorale sono certo che porterà a un buon risultato”.

Lei è sindaco da tre mandati di Lusia, un comune che ha una sua precisa vocazione nel primario. Dopo quasi 14 anni, che cosa porta della sua esperienza come sindaco in ambito regionale?

“L’entusiasmo non mi è passato, prova ne siano gli ultimi traguardi raggiunti come l’apertura di un museo e di una biblioteca e altri servizi attivati per i nostri cittadini. Certo è che mi piacerebbe mettere a disposizione a livello regionale quanto appreso sia nell’esperienza amministrativa in generale che, soprattutto, l’esperienza maturata in particolare nella materia dell’agricoltura”.

Il candidato presidente del centrodestra Alberto Stefani ha messo il sociale al primo punto del suo programma. Per lei, invece, quali sono le priorità del Polesine che rappresenterà in Regione?

“Credo che quelle del nostro territorio corrispondano comunque alle priorità del Veneto, in primis la sicurezza, il lavoro e una sanità garantita per tutti”.

Quali sono i suoi principali obiettivi per i prossimi cinque anni di eventuale mandato?

“Se i cittadini mi daranno la loro fiducia scegliendomi e scrivendo ‘Luca Prando’ in corrispondenza della lista di FdI mi piacerebbe poter far parte della commissione agricoltura per portare l’esperienza del mio territorio a Venezia e della commissione sanità, essendo stato per molti anni presidente della Conferenza dei sindaci Ulss 5”.

Qual è il messaggio per gli elettori, anche a fronte dello spettro dell’astensionismo che rischia di essere alto?

“Dico che le elezioni regionali sono un’occasione per tutti gli elettori di esprimere il loro gradimento per la persona che preferiscono, segnando la preferenza sulla scheda elettorale. Quanto all’astensionismo, credo che nel prossimo futuro la politica debba dare riscontri concreti ai cittadini, in quanto questi sono oberati da mille problematiche quotidiane alle quali fanno fatica a far fronte. Solo dopo aver riorganizzato la macchina amministrativa e dato concretezza alle azioni politiche il cittadino ritornerà ad esprimere in massa il suo consenso”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400