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Preso a colpi di machete dalla baby gang

Salvato grazie a un volontario della Protezione civile

Tragedia a Ferrara: studente universitario trovato morto in casa

Oltre 140 punti di sutura, una lesione al muscolo e più di un mese di prognosi. È il bilancio della violenta aggressione subita da un 22enne, studente di Economia e commercio a Ferrara e giocatore di basket in una squadra di Piove di Sacco. Il giovane è stato ferito con un machete durante la sagra di Casalserugo (Padova), al culmine di un litigio con un gruppo di minorenni, tra i 15 e i 17 anni, già noti in paese per comportamenti aggressivi.

L’episodio risale a un mese fa. Il giovane si trovava alla festa con alcuni amici, quando il gruppo di adolescenti si è avvicinato con atteggiamento provocatorio. Dopo insulti e sfottò, il ragazzo aveva chiesto di smettere, ma le offese erano continuate. Uno degli amici, esasperato, ha reagito con uno schiaffo a un componente della banda, che a quel punto ha minacciato di far intervenire il fratello. Sembrava tutto finito, ma un quarto d’ora dopo la situazione è degenerata.

Un’auto si è avvicinata rapidamente al gruppo. A bordo due giovani, con il volto parzialmente coperto, scesi armati di machete. Inizialmente avrebbero colpito con la lama ancora nella fodera, poi, una volta sfilata, avrebbero ferito gravemente il giovane alla coscia sinistra. La lama, lunga oltre 30 centimetri, ha intaccato il muscolo.

Il giovane è stato soccorso da un volontario della Protezione civile presente alla sagra, che gli ha praticato un laccio emostatico con la cintura della divisa, riuscendo a bloccare l’emorragia fino all’arrivo dei sanitari.

Trasportato in ospedale, il ragazzo è stato sottoposto a un lungo intervento di sutura. "Non riesco ancora a capacitarmi di quanto accaduto – ha raccontato – Mi ha sconvolto vedere dei minorenni così violenti e determinati. So solo di essere vivo grazie a chi mi ha soccorso".

Le indagini, coordinate dalla Procura, mirano a identificare tutti i responsabili dell’aggressione. Secondo le testimonianze, si tratterebbe di giovani residenti in zona, già segnalati per episodi di bullismo e risse.

Il ragazzo, ancora in convalescenza, ha voluto lanciare un appello: "Capita di discutere, ma vedere dei ragazzini pronti a usare armi vere è qualcosa che non dovrebbe accadere. Serve più controllo e consapevolezza: queste gang stanno diventando sempre più pericolose".

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