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Lagune, urgono interventi concreti

Al centro i l’accelerazione dei fondi e la semplificazione burocratica per salvaguardare settore e giovani

Lagune, urgono interventi concreti

Il tema della vivificazione delle lagune del Delta del Po al centro dell’incontro tenutosi ieri nella sede del Consorzio cooperative pescatori del Polesine. Presenti i candidati della Lega Valentina Noce e Cristiano Corazzari, insieme all'europarlamentare Anna Maria Cisint. Ad aprire i lavori è stato il presidente del consorzio, Paolo Mancin, che ha richiamato l'attenzione sulla necessità di accelerare gli interventi di manutenzione e scavo nelle lagune e nei canali interlagunari.

“La vivificazione è una questione storica e decisiva per la nostra sopravvivenza – ha detto – Abbiamo a disposizione fondi Fsc nell'ambito dell'accordo Regione-Governo, ma non basteranno. Chiediamo ulteriori risorse per rimpinguare il progetto e di accelerare gli iter burocratici. Senza interventi concreti sarà difficile andare avanti”. Mancin ha ricordato anche i 2,5 milioni di euro di fondi Pnrr destinati agli scavi in Sacca, sottolineando l'importanza del supporto regionale e riconoscendo “il grande lavoro svolto da Corazzari in anni difficilissimi per il settore ittico”.

Il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, ha rimarcato il valore identitario della pesca per il Delta: “Gran parte della nostra economia nasce dal mare. Siamo stati tra i primi esportatori di vongole e oggi dobbiamo diversificare per creare reddito, mantenendo equilibrio tra produttività e biodiversità. Le lagune devono vivere, servono scavi e barene. Bruxelles deve conoscere la nostra realtà, perché da qui dipende il futuro di centinaia di famiglie e dei giovani”.

Anche Tania Bertaggia, assessore alla pesca di Porto Tolle, ha posto l'accento sulla necessità di snellire la burocrazia e dare continuità alla programmazione: “I fondi Fsc ci permetteranno di intervenire fino al 2031, ma non sono risolutivi. Chiediamo procedure più rapide e canali diretti per semplificare i tempi autorizzativi”. La candidata di Rovigo Valentina Noce, segretaria particolare del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha assicurato il proprio impegno istituzionale: “Sono qui per ascoltare e portare a Roma le istanze del territorio polesano. Il mio obiettivo è essere un tramite efficace per dare voce a chi lavora e vive in questi luoghi”.

L'assessore regionale uscente Cristiano Corazzari, candidato alle prossime elezioni del 23 e 24 novembre, ha definito la pesca “non solo un settore economico, ma vita stessa del territorio”: “Abbiamo vissuto anni segnati da crisi ambientali, mareggiate, aumento dei costi e dal problema del granchio blu. Serve una prospettiva di futuro per evitare che i giovani siano costretti a emigrare. La Regione ha destinato 14 milioni di euro di fondi Fsc affidati al Consorzio di bonifica, ente più vicino al territorio. Se non si continua con questi interventi, si perde non solo economia ma anche biodiversità”. Corazzari ha lanciato un appello all'unità del movimento e al sostegno al candidato presidente Alberto Stefani: “Serve compattezza. Dal Polesine deve arrivare un segnale di fiducia. Solo così potremo difendere la pesca e la sostenibilità ambientale, con regole più snelle e un approccio favorevole ai pescatori, veri custodi del territorio”.

L'europarlamentare Cisint ha portato la propria esperienza e un messaggio di concretezza da Bruxelles: “Conosco bene questo territorio. Mio suocero era pescatore, so cosa significa vivere di mare. In Europa ci battiamo per mantenere viva la pesca. Abbiamo ottenuto risultati come la deroga alla taglia delle vongole da 22 millimetri fino al 2030 e la pesca dell'anguilla nelle acque interne. Ma le risorse si stanno riducendo, dai 6 miliardi iniziali siamo scesi a 2. Ora la battaglia è rimpinguare i fondi nel bilancio 2028-2034”. Cisint ha criticato alcune derive del Green Deal europeo, definendole “follie ideologiche” che rischiano di penalizzare chi lavora, e ha ribadito l'importanza di “progetti sostenibili che garantiscano la continuità della pesca e la salvaguardia dell'ambiente”. Con tono pragmatico, l'europarlamentare ha poi lasciato intendere che solo attraverso una filiera istituzionale coesa, dal territorio fino a Bruxelles, sarà possibile dare concretezza ai progetti in campo, invitando implicitamente a “scegliere le persone giuste” perché il lavoro avviato possa tradursi in risultati reali.

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